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Giordano Bruno
Opere Mnemotecniche
Tomo Primo
Adelphi
Pag. 840 Anno: 2004 ISBN: 978-88-459-1924-4
€. 80.00 €. 76.00 (-5%)
A lungo considerate dagli studiosi un oggetto misterioso che non si sapeva in quale modo trattare, le opere mnemotecniche di Bruno si sono rivelate – specialmente dopo il capitale libro di Frances Yates, L’arte della memoria – il centro e il motore occulto di tutta la sua opera. Ma il loro carattere cifrato non cessa di stupire. Gli equivoci insorgono subito, già dalla definizione della disciplina. Nata come tecnica utilissima agli oratori per esercitare la memoria, la mnemotecnica è diventata nel corso dei secoli, e in particolare nel periodo fra Raimondo Lullo e Bruno che ne segna il culmine, un nuovo regime delle immagini – intese come fantasmi mentali – e perciò anche una sorta di pratica teurgica, collegata a quella primordiale sapienza egizia che fu lo stendardo dell’ermetismo rinascimentale.
Già nel De umbris idearum e nel Cantus Circaeus, che compongono questo primo volume e saranno seguiti dal Sigillus sigillorum e dal De compositione imaginum, Bruno mostra una prodigiosa inventiva nell’escogitare tecniche appropriate alla sua teoria. La presente edizione è la prima in Italia, dopo quella avviata negli ultimi decenni dell’Ottocento da Fiorentino, a offrire, accanto al testo critico (corredato di apparato filologico, delle fonti e dei loci paralleli), la traduzione e il commento storico-filosofico di questi due scritti dedicati all’ars memoriae, certo fra i meno conosciuti – ma anche fra i più importanti – di un pensatore a lungo equivocato e misconosciuto, che spicca tra le figure essenziali del Rinascimento europeo.
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Scheda dell'autore: Giordano Bruno
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informazioni sull'Autore: Giordano Bruno
Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), fu un filosofo, scrittore e frate domenicano del XVI secolo il cui pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche — materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica, influssi ebraici e cabalistici — ma ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto d'infiniti mondi, da amare infinitamente.Per queste argomentazioni e per le sue convinzioni sulla Sacra Scrittura, sulla Trinità e sul Cristianesimo, Giordano Bruno, già scomunicato, fu incarcerato, giudicato eretico e quindi condannato al rogo dall'Inquisizione della Chiesa cattolica. Fu arso vivo a piazza Campo de' Fiori il 17 febbraio 1600, durante il pontificato di Clemente VIII. Ma la sua filosofia sopravvisse alla sua morte, portò all'abbattimento delle barriere tolemaiche, rivelò un universo molteplice e non centralizzato e aprì la strada alla Rivoluzione scientifica: per il suo pensiero Bruno è quindi ritenuto un precursore di alcune idee della cosmologia moderna, come il multiverso; per la sua morte, è considerato un martire del libero pensiero.
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