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Ivan Illich
Nemesi Medica
L'Espropriazione della Salute
Red Edizioni
Pag. 296 Formato: 12,5 x 19 cm. Anno: 2005-2021 ISBN: 978-88-573-0497-7
€. 13.50 €. 12.82 (-5%)
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Uno dei testi più incisivi nella critica del sistema della medicina moderna e dei processi di medicalizzazione della società.
I danni prodotti dal sistema medico, le terapie menomanti, la medicalizzazione della società e la gestione professionale del dolore e della morte, appaiono a Illich come l'esempio paradigmatico di un fenomeno di dimensioni più ampie.
Da questo punto di vista, la nemesi medica, la minaccia per la salute quale conseguenza di una crescita eccessiva dell'organizzazione sanitaria, é solo un aspetto della più generale nemesi industriale, cioè degli effetti paradossali e delle ricadute negative di uno sviluppo abnorme dei servizi.
Un libro illuminante e profetico che ci porta a conoscenza di quali perversioni si manifestano nel sistema sanitario e nell'industria farmaceutica, a partire dalla metà del '900 e ci permette di comprendere meglio come è nato, stato provocato e gestito il virus Covid19
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Scheda dell'autore: Ivan Illich
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informazioni sull'Autore: Ivan Illich
Ivan Illich (Vienna, 4 settembre 1926 - Brema, 2 dicembre 2002), scrittore, filosofo, sociologo e teologo. Per molti fu semplicemente un libero pensatore, che usciva fuori da qualsiasi schema preconcetto ed anticipava alcuni discorsi che in seguito furono tipici dei no-global. Nato da famiglia ebrea e cattolica di origine dalmata, che nel 1941 dovette lasciare Vienna, studiò istologia e cristallografia presso l'Università di Firenze. Dal 1932 al 1946 studiò teologia e filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, e prestò servizio come sacerdote a New York City. Nel 1956 fu nominato vice-rettore dell'Università Cattolica di Porto Rico, e nel 1961 fondò il Centro Intercultural de Documentación (CIDOC) a Cuernavaca in Messico, un centro di ricerca che realizzava corsi per i missionari del Nord America. Dopo 10 anni, il radicalismo del CIDOC cominciò a portare l'istituzione in conflitto con il Vaticano, così nel 1976 il Centro fu chiuso con il consenso dei suoi membri. Parecchi di loro successivamente organizzarono delle scuole di lingue che esistono tutt'oggi. Illich alla fine degli anni 60 si dimise da sacerdote. Dal 1980, Ivan Illich fece molti viaggi, dividendo il proprio tempo tra gli Stati Uniti, il Messico e la Germania. Ebbe una nomina di Visiting Professor di Filosofia, Scienza, Tecnologia e Società presso la Penn State, e insegnò pure all'Università di Brema. Negli ultimi anni fu colpito da una crescita tumorale alla faccia che, in conformità con la sua critica alla medicina ufficiale, tentò, senza successo, di curare con metodi tradizionali. Fumava regolarmente oppio per lenire il dolore. All'inizio della malattia, consultò un medico per valutare la possibilità di rimuovere il tumore, ma gli fu detto che avrebbe avuto grande probabilità di perdere la facoltà della parola, così convisse meglio che poteva con la malattia, che chiamava "la mia mortalità".
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