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Jan Assmann
Mosè l'Egizio
Decifrazione di una traccia di memoria
Adelphi
Pag. 290 Formato: 16 x 24 cm. Anno: 2000 ISBN: 978-88-459-1579-6
€. 33.00 €. 31.35 (-5%)
Nell'introduzione al suo libro Il Mosè di Freud (1991) Yosef Hayim Yerushalmi traccia una linea che, muovendo da Freud e risalendo a Friedrich Schiller e John Spencer, riconduce al mondo antico fino a Strabone, Manetone, Apione e Celso; linea che, a suo dire, meriterebbe di essere investigata più a fondo, «se solo ci fossero tempo e spazio sufficienti ... ». In Monotheismus und Kosmotheismus [Monoteismo e cosmoteismo] (1993) ho iniziato al capo opposto con Ekhnaton e la sua rivoluzione religiosa e ho abbozzato una storia della ricezione di tale evento da Manetone, Strabone, Apione e Tacito sino a Schiller e Freud, finendo per interrompere la mia ricerca con un sospiro altrettanto rassegnato.
Ma poi, del tutto inaspettatamente, mi furono concessi spazio e tempo a sufficienza grazie a un invito a trascorrere un anno in California, invito di cui mi avvalsi per una prima esplorazione della vasta area intercorrente tra Ekhnaton e Freud. La mia riconoscenza per questo invito va al]. Paul Getty Center for the History of Arts and the Humanities e specialmente al suo direttore, Salvatore Settis, che ringrazio per l'atmosfera di dialogo e collaborazione particolarmente feconda che egli ha saputo suscitare e per le molte stimolanti occasioni di confronto.
Il mio ringraziamento va anche a coloro che parteciparono alle discussioni sulla «memoria» - il tema dell'anno 1994-95 -, in particolare a Anne e Patrick Poirier, Michael Roth, Mary Carruthers, Jacques Revel, KrzysztofPomian,JuliaAnnas, François Hartog, Christian Jacob, Carlo Severi; come pure a CarI E. Schorske e Aleida Assmann, con i quali ho potuto dibattere proficuamente su svariati concetti e problemi relativi a questo testo. Provo particolare riconoscenza nei confronti dei miei vicini di camera al Getty Center: Stuart Harten, che ha lavorato sul tema dell'immagine velata di Sais e mi ha fatto partecipe di molte sue scoperte bibliografiche, e Carlo Ginzburg, il cui seminario sullo «straniamento »* si è dimostrato una fonte inesauribile di stimoli e il cui interesse nei confronti della mia ricerca mi ha costretto a puntualizzare alcune posizioni evitandomi non poche inesattezze.
Mauro Pesce e Cristiano Grottanelli hanno richiamato la mia attenzione su una serie di studi italiani recenti e mi hanno fatto avere libri e articoli che altrimenti mi sarebbero sfuggiti. La mia assistente Louise A. Hitchcock non si è limitata a procurare libri e fotocopie, ma ha anche corretto il manoscritto in inglese e ha contribuito al lavoro con alcuni importanti suggerimenti. Un particolare ringraziamento è dovuto anche al mio amico e collega in aegyptiacis Antonio Loprieno, che ha fatto di tutto perché mi sentissi a mio agio a Los Angeles, anche dal punto di vista dell'egittologia. In occasione di un simposio sulla letteratura egizia che abbiamo organizzato insieme, ho conosciuto Dana Reemes.
Abbiamo scoperto per caso il nostro comune entusiasmo per un testo che stavo allora leggendo nella Special Collections Room della biblioteca dell'università: The True Intellectual System of the Universe di Ralph Cudworth. Reemes non si è limitato a procurarmi una copia del libro, in modo che potessi leggerlo tranquillamente a casa, ma mi ha fatto altresì avere dalla sua biblioteca straordinariamente fornita una gran quantità di materiale sull'argomento. Inoltre si è interessato con notevole sollecitudine del manoscritto in lingua inglese. Devo ringraziare anche i colleghi dell'Università di Heidelberg, ai quali il mio soggiorno di un anno a Santa Monica ha causato un carico di lavoro supplementare. Fra tutti coloro verso i quali ho un debito di gratitudine vorrei ricordare specialmente Heike Guksch, Friederike Seyfried, Martin Bommas, Andrea Kucharek nonché Stephan Seidlmayer, la cui attenta e stimolante supplenza ha fatto vivere all'Istituto un vero periodo aureo.
Infine occorre dire che questo lavoro ha preso le mosse da un progetto di ricerca sul tema del «mistero ", organizzato dal gruppo di studio «Archeologia della comunicazione letteraria», a cui ho lavorato insieme ad Aleida Assmann e che si è concretizzato in una serie di convegni e pubblicazioni (Schleier und Schwelle [Velo e soglia], 3 voll.). Le discussioni che hanno avuto luogo in occasione di tali convegni hanno contribuito non poco allo sviluppo dei concetti su cui si fonda questo saggio. Mi sento particolarmente obbligato nei confronti di Aleida Assmann, di Wolf Daniel Hartwich e di Moshe Barasch.
E a Moshe Barasch, il cui costante incoraggiamento nel corso della stesura mi ha consentito di perseverare sino a ultimarlo, che dedico questo libro. Ho portato a termine la traduzione tedesca a Gerusalemme, dove dal 21 settembre all’ottobre 1996, come ospite dell'anno accademico dell'abbazia benedettina Dormitio, ho potuto esporre in un ciclo di lezioni le tesi qui sostenute e discuterle con le studentesse e gli studenti dell'anno 1996-97. Ringrazio di cuore padre Laurentius Klein, dell'Ordine dei Benedettini, per queste invito e, insieme a lui, gli studenti, per le molte conversazioni stimolanti che mi hanno aiutato a cogliere alcuni concetti Con maggiore chiarezza.
Il sesto capitolo dell'edizione americana dedicato a temi strettamente egittologici, è stato ridotto di molto nell'edizione tedesca e inserito nel settimo capitolo, poiché l questa materia ho trattato diffusamente nelle mie pubblicazioni in lingua tedesca. Il quarto capitolo dell'edizione americana stato invece ampliato e ripartito in due capitoli (il quarto e quinto) nell'edizione tedesca.
(Tratto dalla Premessa)
Indice:
I. MNEMOSTORIA E IMMAGINE DELL'EGITTO
1. La distinzione mosaica
2. Israele ed Egitto
3. Gli obiettivi della mnemostoria
4. Mnemostoria e storia del discorso
5. Mosè e la ricezione europea dell'Egitto
Il. STORIA OCCULTATA, RICORDO RIMOSSO: MOSÈ ED EKHNATON
1. Ekhnaton: la prima controreligione
2. Lebbrosi ed Ebrei: Mosè come Ekhnaton in testi greci e latini
3. Controreligione e traducibilità religiosa nel mondo antico
III. SIGNIFICATO E ORIGINE DELLA LEGGE: JOHN SPENCER COME EGITTOLOGO
1. Inversione normativa come mnemotecnica dell'oblio: Maimonide
2. Accomodazione: l'inculturazione della Legge
3. Geroglifici e leggi: sub cortice legis
4. Hen kai pan. La teologia segreta dell'Egitto secondo Ralph Cudworth
IV. VERITÀ E MISTERO: WILLIAM WARBURTON
1. Dal punto di vista di un deista: John Toland
2. Mistero o la schizofrenia dei pagani: William Warburton
3. Cose e segni: la grammatologia dell'idolatria e del mistero
V. L'«ANONYMOS» E IL TUTTO-UNO
1. Yehovah sive Isis: Rari Leonhard Reinhold
2. La Natura e il Sublime: Friedrich Schiller
3. Hen kai pan: il ritorno del cosmoteismo egizio
VI. SIGMUND FREUD: IL RITORNO DEL RIMOSSO
1. Il caleidoscopio delle citazioni e la genesi del testo freudiano
2. Mosè l'egizio e l'origine del monoteismo
3. Il raddoppiamento di Mosè e la duplicità della tradizione ebraica
4. Ripetizione e rimozione: parricidio e origine della religione
5. Sensus historicus: la versione freudiana dell'evemerismo
VII. SIMBOLI E TRASFORMAZIONI DELLA DISTINZIONE MOSAICA
1. Lo sfondo dorato della scena biblica
2. Egitto: il Dio visibile e il Dio nascosto
3. Mosè e l'invenzione dell'idolatria
4. Mistero: il rivelato e il nascosto
5. Latenza: ciò che è dimenticato e ciò che è ricordato
Altri libri di Egitto
Altri libri dell'autore: Jan Assmann
Altri libri dell'editore: Adelphi
Scheda dell'autore: Jan Assmann
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informazioni sull'Autore: Jan Assmann
Jan Assmann (Langelsheim, 7 luglio 1938) è un egittologo tedesco. Ha studiato a Lubecca e a Heidelberg, prima di effettuare studi di egittologia, archeologia classica e studi greci a Monaco e a Parigi. Ha insegnato egittologia presso l'università di Heidelberg dal 1976 al 2003 e attualmente presso quella di Costanza, oltre a lavorare come docente esterno alle università di Parigi, Gerusalemme, Chicago e Houston. È autore di numerosi libri e articoli sulla religione egizia e sulla storia, letteratura e arte dell'Egitto antico. Ha raccolto le sue idee sulla formazione del monoteismo nel libro Non avrai altro dio pubblicato in Italia nel 2007. Il lavoro è una prosecuzione della analisi di quelle che Assman chiama la "distinzione mosaica". Il suo saggio più noto e importante è Das kulturelle Gedächtnis: Schrift, Erinnerung und politische Identität in frühen Hochkulturen del 1992 (trad. it. La memoria culturale. Scrittura, ricordo e identità politica nelle grandi civiltà antiche, 1997), che tratta in generale (e con esempi storici delle grandi civiltà antiche mediterranee) della memoria come eleborazione del ricordo garante dell'identità socio-culturale
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