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Giorgio Samorini
Mitologia delle Piante Inebrianti
Prefazione di Alessandro Grossato
Edizioni Studio Tesi
Pag. 200 Formato: 14 x 23 cm. Anno: 2016 ISBN: 978-88-76926-11-2
€. 15.00 €. 14.25 (-5%)
Le piante inebrianti sono state ovunque considerate un dono che le divinità fecero agli uomini per permettere la comunicazione con la sfera divina, con il mondo degli spiriti o degli antenati. Questa credenza ha portato all’elaborazione del mito d’origine della pianta inebriante, che spiega, motiva, e continuamente fonda la sua esistenza e il suo rapporto causale con l’uomo; un mito più o meno elaborato, a volte ben preservatosi nelle cosmogonie e nelle antropogonie delle popolazioni tradizionali, in altri casi rintracciabile in un racconto, una novella o un semplice aneddoto, come forma residuale folklorica degli antichi miti.
In questo saggio sono raccolti e spiegati i racconti mitologici delle più disparate fonti vegetali inebrianti: dagli stimolanti quali caffè, tè, tabacco, coca, ai narcotici e sedativi come le bevande alcoliche e il papavero da oppio, alle fonti visionarie e allucinogene quali canapa, peyote, mandragora, ayahuasca, funghi.
Con un’osservazione che spazia fra le culture umane attuali e del passato, riemergono le origini siderali della vite, il parto vegetale della prima donna di questo mondo (ayahuasca), i miti che vedono nascere piante inebrianti nel luogo di amplessi umani (tabacco) o divini (kava), o incestuosi (coca), passando per quelli che lo vedono originare dalla tomba di donne morte ingiustamente (papavero) o per mal d’amore (betel), o che originano per volontà divina come fattore salvifico tribale (peyote, iboga).
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Scheda dell'autore: Giorgio Samorini
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informazioni sull'Autore: Giorgio Samorini
Giorgio Samorini, nato a Bologna nel 1957, è uno studioso etnobotanico che da decenni sviluppa un lavoro di ricerca sull’uso tradizionale delle piante inebrianti. Ha svolto indagini sul campo presso realtà tribali in Africa, America Latina, Asia. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche e diversi libri fra cui L’erba di Carlo Erba (1996), Funghi allucinogeni. Studi etnomicologici (2001), Droghe tribali (2012), Animali che si drogano (2013).
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