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Fëdor Dostoevskij
Memorie da una Casa di Morti
A cura di Serena Prina
Feltrinelli
Pag. 432 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2017 ISBN: 978-88-07-90272-7
€. 11.00 €. 10.45 (-5%)
Condannato a quattro anni di deportazione seguiti da sei di confino, nella colonia penale Dostoevskij si ritrova a toccare con mano il male, non soltanto nella sua forma metafisica, ma nella sua espressione concretamente brutale; e soprattutto la presenza di un abisso incolmabile tra sé, intellettuale nobile, e i detenuti comuni, il popolo.
Pur privato dei suoi diritti di nobile, pur sottoposto alle stesse regole e vessazioni, l’autore non fu mai riconosciuto compagno dei suoi compagni, non fu mai alla pari con loro – si trovò sempre di fronte alla stessa solitudine che avrebbe accompagnato il Raskol’nikov di Delitto e castigo nella prima fase della sua permanenza nella colonia penale.
E tuttavia, acquisendo la consapevolezza della propria diversità, Dostoevskij diviene anche consapevole di una nuova forma di conoscenza. “Di sicuro per me non è stato tempo perduto,” scriverà al termine della condanna.
“Se anche non ho conosciuto la Russia, certo il popolo russo l’ho conosciuto bene, come pochi credo lo conoscano.”
Molti dei protagonisti delle sue opere future hanno un loro prototipo negli individui incontrati durante la permanenza nella colonia penale. Memorie da una casa di morti è il grande racconto dell’esperienza carceraria di Dostoevskij in Siberia.
Un’esperienza decisiva nella sua maturazione letteraria. Un libro unico.
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Scheda dell'autore: Fëdor Dostoevskij
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informazioni sull'Autore: Fëdor Dostoevskij
Fëdor Dostoevskij nasce a Mosca nel 1821, figlio di un medico aristocratico Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1861) è uno dei più noti e capaci esponenti della letteratura russa della sua epoca, insieme a Tolstoj. Figlio di un medico e di una commerciante (morta prematuramente per tisi), fu iscritto alla scuola del genio militare di San Pietroburgo, anche se non aveva alcuna predisposizione per la carriera militare. Molto attivo politicamente, frequentò fin da giovane i circoli rivoluzionari, venendo anche arrestato con l’accusa di cospirazione. Dopo essere stato rilasciato, scrisse “Il sosia”, suo secondo romanzo, e si innamorò nuovamente della vita letteraria. Continuò a scrivere fino al giorno della sua morte, avvenuta per i problemi di salute con cui dovette sempre convivere. Tra le sue opere più note vi sono “Memorie dal sottosuolo”, “Delitto e castigo”, “L’idiota”, “Il giocatore” e “I fratelli Karamazov”.
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