Imre Toth è un matematico, filosofo e storico delle scienze matematiche. Dopo aver militato in gioventù nella Resistenza comunista al nazismo ed essere scampato alla deportazione ad Auschwitz, si è dedicato alla dimostrazione di alcuni fra i più interessanti problemi della geometria non euclidea, partendo dal concetto di impossibile nella teoria della relatività. Ha dimostrato le basi non euclidee del pensiero di Aristotele, traducendo personalmente dal greco antico alcuni frammenti e documenti inediti. Ha insegnato Filosofia e storia della matematica all’Università di Bucarest, all’Università di Francoforte sul Meno e all’Università di Bochum, prima di diventare professore emerito all’Università di Regensburg. Ha tenuto seminari presso l’École Normale Supérieure e il Collège International de Philosophie di Parigi, la Princeton University e l’Istituto Italiano per gli Studi filosofici. Dopo aver attraversato l’intera Europa, in cerca di un luogo da chiamare casa, Toth ha scelto l’Italia come patria elettiva. La sua ricerca scientifica si è incentrata principalmente sui rapporti tra creazione matematica e speculazione filosofica.