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Ettore Mo
Lontani Da Qui
Storie di ordinario dolore dalla periferia del mondo
Rizzoli
Pag. 173 Formato: 14 x 22 cm. Anno: 2009 ISBN: 978-88-17-03057-1
€. 17.00 €. 16.15 (-5%)
"A Kabul c'è paura. La gente fugge, non vuol parlare con lo straniero." Sono queste le parole che hanno firmato il primo di una lunga serie di avvincenti reportage di Ettore Mo, giornalista di mestiere, giramondo per vocazione. Ripercorrendo i luoghi da cui ha mosso i suoi primi passi come inviato, l'autore ci guida per il lato oscura della terra. Ci accompagna attraverso un'avvincente escursione per mostrarci i drammi più cupi dell'umanità: la povera gente di Moravia che festeggia Natale e Capodanno al cimitero, bevendo e mangiando e dormendo accanto alle tombe dei defunti; i molti emigranti messicani che inseguendo il sogno di raggiungere l'America si fanno mozzare le gambe dai treni merci; gli abitanti di La Oroya avvolti da un'apocalittica polvere di piombo, zinco, zolfo e arsenico emessa dalla fonderia della morte al centro della cittadina; la strage di civili nella terra Tamil; le favelas di Caracas e i figli della Revolucion cubana in fuga da una realtà immiserita e senza scampo.
Raccontato in prima persona, a metà strada tra memoir e reportage, Lontani da qui è il resoconto doloroso e commovente di una vita intera dedicata al viaggio che chiude con un grande insegnamento: il sangue versato sui campi di battaglia non migliorerà mai il corso della storia, finché non cambierà il cuore di chi combatte.
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Scheda dell'autore: Ettore Mo
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informazioni sull'Autore: Ettore Mo
Ettore Mo (Borgomanero, 1º aprile 1932) è un giornalista italiano, tra i più famosi corrispondenti di guerra, inviato speciale del Corriere della Sera.Nel 1962 si presenta al corrispondente da Londra del Corriere della Sera, Piero Ottone, per ottenere un posto come giornalista e viene assunto nella sede londinese del Corriere.Lavora prima a Roma e poi a Milano, dove si occupa di musica e teatro, fino al 1979, quando ottiene il primo incarico come inviato speciale. Il direttore del Corriere, Franco Di Bella, lo manda in Iran, a Teheran, dove era appena tornato dall'esilio ed aveva preso il potere l'Ayatollah Khomeini.Sempre nello stesso anno compie il primo viaggio in Afghanistan, paese per il quale nutre un amore particolare e di cui diventa uno dei massimi conoscitori. Negli anni successivi ritornerà svariate volte in Afghanistan, entrandovi da clandestino e travestito da mujaheddin, percorrendo le sue montagne con ogni mezzo. Ha incontrato ed intervistato più volte Ahmad Shah Massoud, il Leone del Panshir (il loro primo incontro risale al 1981),Ettore Mo si è occupato per oltre vent'anni di politica estera: ha raccontato in prima persona tutte le crisi mondiali e ha conosciuto e intervistato i maggiori protagonisti del XX secolo, sempre secondo la sua filosofia, per la quale per un giornalista l'importante è essere sul posto, vedere con i propri occhi, poter ascoltare dai testimoni diretti quanto è accaduto e poterlo riportare in prima persona.
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