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The Ecologist
L'Ecologist n.7
Agricoltura è disegnare il cielo - Vol.1
Lef
Pag. 256 Formato: 14,5 x 21 cm. Anno: 2008 ISBN: 978-88-95421-12-4
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
La coltivazione della terra non è un settore dell’economia ma la più alta possibilità umana di guidare la natura e conoscere le sue leggi, per questo in molte tradizioni il contadino è il lavoratore più vicino a Dio. L’agricoltura industriale costituisce invece una delle attività più distruttive dei campi e della conoscenza della natura. Questo volume che raccoglie i più significativi e ancora attuali saggi sul tema dell’agricoltura apparsi su L’Ecologist inglese e francese negli ultimi trenta anni, affronta l’autolesionismo dei politici e funzionari pubblici italiani che per pigrizia, ignoranza, ideologia, hanno decretato e interpretano senza pietà ogni provvedimento possibile mirante alla distruzione totale del mondo contadino del nostro paese.
Gli argomenti di questo numero monografico sono: Il culto del campo. Le mani nella terra e il cuore in preghiera, Quando l’arte e il lavoro sono una cosa sola... Tradizioni per il domani Agricoltura a terrazze nel medio oriente, La coltivazione tradizionale del riso in India, La coltura della patata nella cultura andina, L’etica della sussistenza:una visione contadina della sicurezza... L’industria nei campi contro le campagne Come i pesticidi sviluppano le malattie delle piante, Foreste e fame: argomenti contro la crescita, La monocoltura globale, I danni alla salute e all’ambiente degli alimenti geneticamente manipolati... Sovranità alimentare e decrescita felice: l’agricoltura del futuro Sovranità alimentare ed agroecologia, La produttività delle piccole aziende agricole. Agricoltura naturale e orticoltura sinergica, Coltivare a immagine della natura, L’agricoltura forestale...
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Scheda dell'autore: The Ecologist
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informazioni sull'Autore: The Ecologist
Prima rivista ecologista fondata da Edward Goldsmith nel 1970, l'Ecologist è oggi l'unica al mondo pubblicata in più lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo, italiano) e con otto diverse redazioni in altrettanti paesi: Inghilterra, India, Nuova Zelanda, Francia, Spagna, Brasile, Libano e Italia. Ogni redazione è totalmente autonoma e determina i contenuti della rivista in relazione agli argomenti di maggior interesse per i lettori della propria nazione. La pubblicazione de l'Ecologist italiano, iniziata nel settembre 2004 dalla Libreria Editrice Fiorentina di Giannozzo Pucci che dirige la collana, porta in Italia una visione finora emarginata nel nostro dibattito sull'ambiente, quella che si basa su un'idea di natura vicina alle religioni tradizionali e ai popoli indigeni. L'Ecologist italiano esce come collana di volumi monografici con un'attenzione particolare, anche attraverso ricerche scientifiche, a raccogliere e diffondere conoscenze utili ad una politica di medicazione delle piaghe della società e della natura.
La cultura scientifica, instauratasi in Occidente dal Seicento in poi e che oggi occupa gran parte del pensiero della destra, della sinistra e del mondo cattolico, non vede nella natura un senso morale ma solo un complesso di leggi, sempre in discussione per scoprirne nuove, la cui decodificazione è finalizzata all'utilità materiale. La natura intesa così solo come materia prima e risorsa per lo sviluppo economico è oggetto di trasformazione per un uso strumentale più o meno breve e la sua destinazione ultima è quella di rifiuto. L'Ecologist italiano si colloca nel percorso di riscoperta dell'etica tradizionale, terreno comune fra tutti i popoli del mondo, per cui il bene compiuto nel microcosmo ha importanti riflessi nel macrocosmo e aiuta a rispondere alle grandi domande dell'anima umana. L'Ecologist, pur essendo laico, crede nella libertà per tutti di professare apertamente la propria fede nella comune identità di appartenenti e custodi della Terra.
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