DISPONIBILE
|
Eschilo
Le Tragedie - Eschilo
Oersiani, Sette contro Tebe, Supplici, Agamennone, Coefore, Eumenidi, Prometeo incatenato
Marsilio
Pag. 320 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2022 ISBN: 9788829715930
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
Novità
Una lettura altamente poetica ma perfettamente comprensibile delle tragedie di Eschilo: dai Persiani – la prima opera del teatro attico pervenuta fino a noi e l'unica a carattere storico – alle Supplici – dramma corale delle figlie di Danao che cercano rifugio in Argo per evitare le nozze con gli odiati cugini –, ai grandi miti che sfidano il tempo con la loro potenza e i loro enigmi e che trovano espressione nella saga degli Atridi – Agamennone, Coefore, Eumenidi, unica trilogia pervenuta per intero –, al dramma dei Labdacidi – di cui ci rimangono i Sette contro Tebe che narrano la guerra fratricida tra i figli di Edipo – alla vicenda di Prometeo, crocifisso per amore degli uomini a cui ha voluto fare dono del fuoco, sfidando l'ira degli dei. Sette tragedie fondanti, di immediato impatto drammaturgico, di estrema tensione linguistica e concettuale, affidate a un'unica penna: quella di un traduttore-poeta che si cimenta in un'impresa di grande rilievo editoriale.
Altri libri di Classici Greci
Altri libri dell'autore: Eschilo
Altri libri dell'editore: Marsilio
Scheda dell'autore: Eschilo
|
informazioni sull'Autore: Eschilo
Eschilo, figlio di Euforione del demo di Eleusi (Eleusi, 525 a.C. – Gela, 456 a.C.), è stato un drammaturgo greco antico. Viene unanimemente considerato l'iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura. È il primo dei poeti tragici dell'antica Grecia di cui ci siano pervenute opere per intero, seguito da Sofocle ed Euripide. Nato a Eleusi intorno al 525 a.C., di famiglia nobile, fu testimone della fine della tirannia dei Pisistratidi ad Atene, nel 510 a.C. Combatté contro i persiani nelle battaglie di Maratona (490 a.C.), di Salamina (480 a.C.) e di Platea (479 a.C.). A proposito della battaglia navale di Salamina, di cui il poeta dà il resoconto ne I Persiani, è interessante notare come la tradizione assegni lo stesso giorno, sulla stessa isola, alla nascita di Euripide. Nello stesso periodo, si dice, il giovane Sofocle intonava i primi peana. Eschilo fu forse iniziato ai misteri eleusini, come farebbe intendere Aristofane ne Le rane, e secondo alcune leggende sarebbe stato persino processato per empietà, dopo averne rivelato i segreti, e questa sarebbe la causa del suo secondo esilio a Gela, in Sicilia, dopo il suo ultimo grande successo nel 458 a.C. con l'Orestea. In realtà, sembrerebbe piuttosto aver risposto all'invito del tiranno Gerone, per cui fece rappresentare I Persiani e scrisse le Etnee per celebrare la fondazione della città di Aitna. In Sicilia morì nel 456 a.C.: secondo Valerio Massimo sarebbe morto per colpa di un gipeto, che avrebbe lasciato cadere, per spezzarla, una tartaruga sulla sua testa, scambiandola, data la calvizie, per una pietra. Sul suo epitaffio non furono ricordate le vittorie in ambito teatrale, ma i meriti come combattente a Maratona, dove aveva combattuto coraggiosamente anche suo fratello Cinegiro, morto in quell'occasione.
Le ultime novità di questa categoria
|