Dane Rudhyar, il 23 marzo del 1895, nasce a Parigi, Dane Rudhyar Durante la giovinezza subisce l’asportazione di un rene e perde il padre all’età di 16 anni. A 21 anni lascia Parigi - la sua famiglia, la sua lingua e la sua cultura - per emigrare negli Stati Uniti, dichiarando che : La cultura europea è nella sua fase autunnale. Rudhyar si interessa inizialmente alla musica, iniziando a studiare pianoforte a sette anni e cominciando a comporre all’età di diciassette. Nella stessa epoca scrive un opera su Claude Debussy. In seguito fu il primo ad introdurre in America la musica politonale dissonante. Rudhyar è anche pittore e autore di 45 quadri e disegni che resistono a qualsiasi classificazione, non rientrando in nessuna delle categorie conosciute. A priori non figurative, li si potrebbe qualificare " astratti ", ma il termine " simbolico " sarebbe senza dubbio più appropriato per definirli. La sua pittura visualizza ed evoca degli stati intimi di coscienza attraverso l’armonia dei colori e dei ritmi a volte " dissonanti " nella loro combinazione specifica. Rudhyar scopre C.G. Jung negli anni trenta attraverso tre delle sue opere : "Tipi Psicologici", "Psicologia dell’Inconscio", e "Dialettica dell’Io e dell’Inconscio". Contemporaneamente Rudhyar è conquistato dalle idee metafisiche che Jan Smuts [2] espone nelle sua opera più importante " Holism and Evolution " ed è appassionato di filosofia orientale (Il segreto del Fiore d’Oro, Yi King, presentati da Richard Wilhelm) e, quindi, cerca un nesso tra il nostro universo psicologico e la nostra dimensione cosmica. Ed è proprio l’astrologia, grazie all’insegnamento di Marc Edmund Jones in particolare, che gli fornirà questo legame. A partire dagli anni 20, Dane Rudhyar ha abbozzato, con il nome di " Synanthropy ", l’idea di una nuova civiltà di natura globale dove l’Umanità vivrà unificata. Dane Rudhyar iniziò dagli anni 30 a riformulare e ristrutturare i principi base dell’astrologia tradizionale, integrando diverse correnti di pensiero come quella di C.G. Jung e la visione olistica introdotta da Jan Smuts. Per oltre 50 anni, Dane Rudhyar ha diffuso le sue idee seguendo una via ben determinata : l’instaurazione di una nuova civiltà dove i valori necessitano una trasformazione per corrispondere alla fase di transizione attraverso la quale l’Umanità transita in questo momento. Dane Rudhyar è deceduto il 13 settembre del 1985.