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Jurgis Baltrusaitis
La Ricerca di Iside
Saggio sulla leggenda di un mito
Adelphi
Pag. 250 Formato: 21,5 x 27,5 cm. Anno: 1985 ISBN: 978-88-459-0640-4
€. 55.00 €. 52.25 (-5%)
Sin dai tempi di Erodoto, l’Egitto ha esercitato una singolare fascinazione sull’Occidente. In confronto agli Egiziani, i Greci si sentivano «giovani» – e nella sapienza egizia vedevano un antico e ben custodito tesoro. Da allora a oggi, si può dire che tale fascinazione non sia mai cessata, assumendo le più varie forme: l’Egitto ispira il Rinascimento ermetico e i progetti rinnovatori di Giordano Bruno così come, secoli più tardi, ispirerà la moda dei mobili Impero o i camini di Piranesi. Chiunque si accingesse a una ricerca delle origini approdava all’Egitto. E un’immensa attrazione esercitava la scrittura geroglifica, in cui molti riconoscevano una forma di comunicazione non discorsiva, superiore a quella della scrittura alfabetica, più adatta di questa a trasmettere i segreti celati sotto il velo di Iside.
Il mito della dea sembra così presiedere, in tutte le epoche, alle speculazioni più ardite, compositi grovigli dove l’erudizione e la fantasticheria spesso si intrecciano inestricabilmente. Occorreva allora il maestro delle anamorfosi, degli specchi e delle aberrazioni – Jurgis Baltrušaitis – per ricostruire alcuni dei passaggi più oscuri e sorprendenti di quel sinuoso percorso che Iside ha compiuto nell’immaginazione occidentale, percorso che si iscrive a pieno diritto nella storia e nella dottrina delle «prospettive depravate». Di questo «Egitto assoluto» troveremo le tracce nei luoghi più distanti: dalle pagine del pansofo Athanasius Kircher alle scene del Flauto magico, dalla Lapponia alla Bastiglia, dai templi druidici a quelli massonici.
Sotto il sigillo dell’«egittomania», l’Europa ha raccolto molta della sua follia e della sua sapienza. «Un’iconografia fantasiosa aggiunge una nota di bizzarria a queste evocazioni dell’Egitto esteriore. Quest’ultimo si trasfigura continuamente sconfinando in regioni nuove, teologiche, scientifiche ed etnografiche ma rimane sempre un miscuglio di stranezze, paradossi, ragionamenti rigorosi e falsi poetici, corrispondenti in un certo senso agli “aromi” che Iside, secondo gli autori dell’Antichità, aveva fatto amalgamare alla cera colata nelle false immagini del morto Osiride. La leggenda del mito egizio non è soltanto la nostalgia di un paradiso perduto. È anche una logica implacabile che sfiora il delirio e un’erudizione posta al servizio del sogno». Pubblicato per la prima volta nel 1967 e riapparso nel 1985 nella presente edizione ampliata, La ricerca di Iside, è il «terzo e ultimo pannello del polittico delle Prospettive depravate».
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Scheda dell'autore: Jurgis Baltrusaitis
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informazioni sull'Autore: Jurgis Baltrusaitis
Jurgis Baltrušaitis (Jurbarkas, 7 maggio 1903 – Parigi, 25 gennaio 1988) è stato uno storico dell'arte, critico d'arte e diplomatico lituano di lingua francese, figlio del poeta simbolista e diplomatico Jurgis Baltrušaitis.urante l'infanzia fu immerso nell'intensa attività culturale dei suoi genitori. Uno dei suoi primi insegnanti fu il poeta e scrittore russo Boris Pasternak. Nel 1924 si recò a Parigi ove iniziò gli studi di teatro alla Sorbona sotto la guida del professor Henri Focillon il quale lo influenzerà nella scelta di convogliare i propri studi nella disciplina storico artistica. Per i suoi studi si recò in più luoghi del globo tra cui l'Armenia, la Georgia, la Spagna, l'Italia e la Germania. Ricevette poi un dottorato alla Sorbona nel 1931 e nello stesso anno divenne addetto culturale della legazione della Lituania a Parigi. Fra il 1933 ed il 1939 Baltrušaitis insegnò storia dell'arte all'Università di Kaunas, pur essendo nello stesso tempo lettore alla Sorbona ed al Warburg Institute di Londra. Dopo la seconda guerra mondiale divenne lettore alla New York University, Yale University, Harvard University ed al Metropolitan Museum of Art. I suoi sforzi diplomatici consistettero nello scrivere, sulla stampa francese, su questioni lituane e rappresentare la Lituania in organizzazioni internazionali come l'Academie Internationale des Sciences et des Lettres e la Legazione lituana a Parigi.
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