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Amos Tutuola
La Mia Vita nel Bosco degli Spiriti
Adelphi
Pag. 245 Formato: 14 x 22 cm. Anno: 1996 ISBN: 978-88-459-0538-4
€. 18.00 €. 17.10 (-5%)
In Nigeria, all’inizio degli anni Cinquanta, il giovane Amos Tutuola spedì il suo primo manoscritto a un indirizzo che aveva trovato su un annuncio apparso in un giornale locale. Con ulteriore passaggio, il manoscritto arrivò all’editore Faber and Faber: per questa via improbabile l’immortale spirito della favola tornava a parlare. Dylan Thomas riconobbe subito quel tono, quella meraviglia – e salutò il primo libro di Tutuola con una recensione entusiastica sull’«Observer». Da allora la letteratura, che oggi ama chinarsi a riflettere sulla favola ma ben poche favole riesce a creare, è accompagnata dalla voce di un amabile, imprendibile trickster, che continua a raccontarci le sue avventure nelle innumerevoli Città degli Spiriti, contrassegnate ciascuna, con deliziosa ironia, da un numero romano.
Ogni favola è il racconto mascherato di una iniziazione, e ogni iniziazione è un viaggio: qui sarà la lunga ricerca, fra terrori e stupori, dello spillatore di vino di palma, compagno perso nella Città dei Morti e alla fine ritrovato, come una promessa di felicità che ci fanno balenare l’inesauribile fluire del vino di palma o i prodigi di un uovo magico. E sarà anche la lunga fuga nel Bosco degli Spiriti di un bambino che non sa ancora «il significato di “male” e di “bene”» e subito deve sfuggire all’odio, che si manifesta nel rumore, per lui affascinante, dei fucili di guerra. Dal «gentiluomo completo» alla «madre-dagli-occhi-lampeggianti», dalla «Super lady» agli «spiriti-che-mangiano-i-ragni», dagli «Spiriti-puzzolenti» alle «Creature rosse», uno sciame di figure terrificanti, incantatorie e comiche ci viene qui incontro, e le loro voci si mescolano nella foresta come sulla piazza di un immane mercato.
Alla fine del viaggio, ritrovato il sapore dei propri luoghi, da lungo tempo abbandonati, dove l’eroe torna dopo le sue vertiginose peripezie, rimarrà comunque, in noi come in lui, una nostalgia di quel pauroso, spesso torturante, sempre stupefacente Bosco degli Spiriti dove «le “pene”, i “dolori”, le “difficoltà” e tutte le specie di “punizioni”, ecc. cominciano e finiscono» e tutto è di nuovo toccato dalla giocosità del nominare. Il bevitore di vino di palma, suo primo libro, fu pubblicato a Londra nel 1952; il secondo, La mia vita nel bosco degli spiriti, apparve nel 1954.
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Scheda dell'autore: Amos Tutuola
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informazioni sull'Autore: Amos Tutuola
Amos Tutuola (Abeokuta, 20 giugno 1920 – Ibadan, 8 giugno 1997) è stato uno scrittore nigeriano. Le sue opere sono note per i numerosi riferimenti al folklore e alla mitologia del popolo Yoruba. I suoi genitori erano coltivatori di cacao di etnia Yoruba e religione cristiana. A sette anni andò a servizio da F. O. Monu, un uomo di etnia Ibo, che lo mandò a scuola presso l'Esercito della Salvezza. A dodici anni frequentò la scuola anglicana ad Abeokuta. Alla morte di suo padre, nel 1939, Tutuola abbandonò gli studi e divenne un apprendista fabbro, professione che esercitò dal 1942 al 1945 per la Royal Air Force. In seguito svolse numerosi altri mestieri; vendette il pane e fu messaggero del Dipartimento del Lavoro nigeriano. Nel 1946 completò il suo primo libro, The Palm-Wine Drinkard, e nel 1947 sposò Victoria Alake, da cui avrebbe avuto quattro figli maschi e quattro femmine. I primi tre libri di Tutuola gli guadagnarono la notorietà a livello addirittura internazionale. Fu uno dei fondatori dello Mbari Club, un'organizzazione di scrittori ed editori destinata a diventare un importantissimo polo culturale della Nigeria. In seguito tenne lezioni all'Università di Ife (oggi Obafemi Awolowo University) e all'University of Iowa. Visse gli ultimi anni principalmente a Ibadan e Ago-Odo. Morì a 77 anni, di ipertensione e diabete.
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