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Ida Magli
La Dittatura Europea
Bur
Pag. 210 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2010 ISBN: 978-88-17-04542-1
€. 10.50 €. 9.97 (-5%)
L’Europa doveva abolire la storia. La storia ha abolito l’Europa. (Lucio Caracciolo)
L’Unione Europea, proposta più di cinquant’anni fa come un grande passo verso il futuro, nel 2007 ci è stata imposta come un processo giusto e inesorabile. Oggi, i risultati sono davanti agli occhi di tutti, eppure in molti faticano a vederli, perché ormai la macchina degli interessi politici ed economici che l’ha messa in moto ha censurato le coscienze anche degli italiani, che accettano l’Unione come un dato di fatto, e con essa la perdita dell’identità nazionale, così come diversi diritti personali. In questo personalissimo e forte pamphlet, Ida Magli, tra le prime e più autorevoli oppositrici dell’Unione, risale all’origine di questo disastro, andando a cercare, nella storia e nei suoi incontri, i principali colpevoli, senza sconti a nessuno, dalla cattiva politica alla Chiesa, dagli intellettuali pavidi ai banchieri pronti a imporre su tutti la loro legge. Il risultato è la storia di come un progetto nato solo sulle carte geografiche ha contribuito a renderci più poveri, meno sicuri, e certamente meno liberi. Mentre l’unione mostra la sua inutilità, la politica tace. La più irriducibile avversaria di Maastricht racconta le storie, i dati, le testimonianze, di come il sogno comunitario ci stia togliendo la libertà.
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Scheda dell'autore: Ida Magli
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informazioni sull'Autore: Ida Magli
Ida Magli (Roma, 1925 – Roma, 21 febbraio 2016[1]) è stata un'antropologa, filosofa e accademica italiana. Conseguì un diploma musicale in pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia, poi si laureò in filosofia con una specializzazione in psicologia medica sperimentale alla Sapienza di Roma con una tesi sperimentale sul linguaggio radiofonico, divenendo in seguito docente psicologia sociale all'Università di Siena, dove insegnò per qualche tempo. Dopodiché ottenne la cattedra di antropologia culturale nella stessa università dove prese la laurea, fino al pensionamento nel 1988. È morta a Roma nella sua residenza, il 21 febbraio 2016
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