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Ernesto Balducci
Immagini del futuro
Giunti editore
Pag. 160 Formato: 13 x 19,5 cm. Anno: 2008 ISBN: 978-88-09-05444-8
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
La raccolta di scritti che qui presentiamo fu preparata dall’autore in attesa della pubblicazione nei primi mesi del 1991, al termine del ciclo di conferenze su tematiche di attualità promosso dal Coordinamento dei gruppi ecclesiali di Roma nel 1989-1990. In queste conferenze, tenute nel periodo che va dalla caduta del muro di Berlino alla repressione di piazza Tien An Men, Balducci affronta i punti nodali, sul piano culturale e politico, delle questioni con cui l’umanità del futuro dovrà misurarsi per cercare una via d’uscita alla crisi attuale, sempre più foriera di catastrofi, della nostra civiltà. Tra i temi affrontati: la nuova soglia tra etica e politica, la crisi della città, i grandi flussi migratori e l’incontro tra diverse culture, il punto di svolta a cui si trova la scienza, i diritti dell’uomo come motore delle future rivoluzioni e la non violenza come loro imprescindibile caratteristica, il nuovo patto che l’uomo, dopo l’era del dominio, deve stabilire con tutte le cose viventi. A fronte di ciò che accadde nel 1989, l’implosione dell’impero sovietico, si può ben dire che questi scritti abbiano anticipato davvero lo scenario mondiale che quegli avvenimenti avrebbero configurato più chiaramente di lì a poco a livello planetario, tanto da far affermare a qualcuno che quella data avrebbe segnato la fine della storia. Le immagini del futuro descritte da Balducci rappresentavano in effetti lo scenario globale dei problemi che avrebbe dovuto affrontare l’umanità del terzo millennio. Tutte sfide ormai in agenda a livello mondiale, che Balducci lesse con spirito profetico ma laicamente, in nome della ragione critica e dell’evidenza storica, e a cui seppe dare risposte e prefigurare possibilità alternative che, ancor oggi, appaiono di una sorprendente attualità.
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Scheda dell'autore: Ernesto Balducci
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informazioni sull'Autore: Ernesto Balducci
Ernesto Balducci (Santa Fiora, 6 agosto 1922 – Cesena, 25 aprile 1992) è stato un presbitero, editore, scrittore e intellettuale italiano. Fu una delle personalità di maggior spicco nella cultura del mondo cattolico italiano nel periodo che accompagnò e seguì il Concilio Vaticano II. Primo di quattro figli, entrò da ragazzo negli Scolopi, fu ordinato sacerdote il 26 agosto 1944 e subito inviato nella Firenze liberata, dove insegnò nelle Scuole Pie Fiorentine e si laureò in Lettere nel 1950 con una tesi su Antonio Fogazzaro. Mentre frequentava molti intellettuali fiorentini, tra cui Giovanni Papini, già dalla fine degli anni 1940 collaborò con Giorgio La Pira nei gruppi giovanili della San Vincenzo. Nei primi anni 1950 fondò il "Cenacolo", un’associazione che univa l’assistenza di tipo caritativo a una forte attenzione ai problemi politici e sociali nonché ai temi teologici e spirituali. L'attività del Cenacolo fu al centro delle iniziative sulla pace promosse da Giorgio La Pira. Balducci fu tra gli estensori dell'Appello per il convegno «Pace e civiltà cristiana» del 1954, convocato sul tema «Cultura e Rivelazione» e teso a incoraggiare il dialogo fra culture diverse, nel superamento di un'ottica puramente rivolta all’Europa e alla cultura occidentale. In quegli stessi anni Balducci invitava regolarmente ai convegni annuali dei preti scrittori Don Primo Mazzolari.
Nel 1958 fondò la rivista Testimonianze, con un gruppo di amici e giovani legati al "Cenacolo" e iniziò un’intensa attività pubblicistica su temi ecclesiologici. Il nome della rivista si richiamava a una fede fondata sul valore della testimonianza, secondo il modello spirituale dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld. L'ostilità della Curia diocesana, riflesso delle censure verso i fermenti innovatori nella Chiesa cattolica che caratterizzarono l’ultima fase del pontificato di papa Pio XII, gli valse l’allontanamento da Firenze. L’"esilio" a Frascati e poi a Roma, dove seguì gli eventi legati al pontificato di papa Giovanni XXIII, gli diede l’occasione di uno sguardo ravvicinato al rinnovamento del Concilio Vaticano II, del quale fu un attento sostenitore, impegnato nello studio e nella divulgazione del dibattito conciliare. In quegli stessi anni Balducci affrontò molte polemiche e conflitti per via delle sue prese di posizione. Dopo la pubblicazione, il 13 gennaio 1963, di un articolo-intervista intitolato "La Chiesa e la Patria", su Il giornale del mattino, nel quale aveva difeso l'obiezione di coscienza, come don Danilo Cubattoli e don Lorenzo Milani, tra il 1963 e il 1964 subì un processo, conclusosi con la condanna per apologia di reato e la parallela denuncia al Sant'Uffizio a partire dalle stesse accuse. Nel 1965 Balducci riuscì a riavvicinarsi a Firenze, alla Badia Fiesolana della diocesi di Fiesole, grazie anche all'intervento di papa Paolo VI.
Negli anni 1970 fu uno degli artefici del dialogo con il mondo legato al Partito comunista italiano in nome dell’abbattimento di molte frontiere culturali e politiche. La sua delusione per quel che riteneva un mancato rinnovamento ecclesiale e religioso, lo portò a un sempre più marcato distacco dai temi della riforma ecclesiale. Rimproverava alla Chiesa di essere rimasta troppo ancorata a una prospettiva ecclesiocentrica. Negli anni '80 fu un ascoltato leader nella campagna per il disarmo. Attraverso la rivista Testimonianze promosse i convegni intitolati "Se vuoi la pace prepara la pace" e nel 1986 fondò la casa editrice Edizioni Cultura della Pace (ECP). La sua riflessione divenne sempre più vasta e ricca di articolazioni, tesa a dare forti basi culturali a un nuovo "umanesimo planetario". Tutte le collane delle ECP (come «Uomo Planetario» e «Enciclopedia della Pace») andavano in questa direzione. L'impegno intellettuale e organizzativo di Balducci era ormai un progetto ambizioso di rilettura e comprensione globale della realtà contemporanea all'interno di un paradigma culturale basato sul rafforzamento di una nuova cultura della pace. Nella collana «Maestri» pubblicò le biografie di Giorgio La Pira (1986), Mahatma Gandhi (1988) e Francesco d'Assisi (1989), e scrisse l'ultimo libro: Montezuma scopre l'Europa, (1992). La riflessione di Balducci si allargò verso i grandi "temi planetari" dei diritti umani, del rispetto dell'ambiente, della cooperazione, della solidarietà e della pace, in una frontiera culturale tra credenti e non credenti. Sintomatico un suo contributo sulla rivista Testimonianze del 1983 dove denunciò la visione eurocentrica del mondo, rendendo omaggio all'islam, definendolo "il nesso vitale" dell'Europa medievale con la civiltà ellenica. Morì nel 1992, dopo un grave incidente stradale.
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