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Gershom Scholem
I Segreti della Creazione
Adelphi
Pag. 149 Formato: 10,5 x 17,5 cm. Anno: 2003 ISBN: 978-88-459-1637-3
€. 11.00 €. 10.45 (-5%)
C’è un cuore nella Qabbalah: è lo Zohar, il «Libro dello splendore», un immenso e rapsodico commento alla Torah nato sul finire del tredicesimo secolo in ristretti circoli cabbalistici castigliani e destinato a imporsi come opera principe di una intera letteratura, che fiorirà per secoli. E c’è un cuore nello Zohar: il capitolo dedicato alla creazione, sigillato nella lucentezza delle sue chiose – insieme chiarissime ed enigmatiche – ai primi diciassette versetti della Genesi. E appunto questo capitolo è stato tradotto e commentato già negli anni Trenta da Gershom Scholem, il massimo storico e interprete della Qabbalah nel nostro tempo, che nell’ampia Introduzione riesce a farci percorrere la vasta tessitura dello Zohar, conturbante per l’alternanza di brevità ermetica ed espansione omiletica.
Con magistrale limpidezza Scholem ci espone il drammatico racconto «preliminare» delle dieci sefirot o «sfere» in cui si dispiega la vita segreta della Divinità, emersa dall’insondabile En Sof. Ed è solo questa cornice che ci permette di cogliere pienamente il tratto distintivo dell’esegesi zoharica, dove le parole della Scrittura «diventano simboli nei quali, per il medium della realtà del principio, del cielo, della terra, si manifesta un’altra realtà».
I segreti della creazione è stato pubblicato per la prima volta nel 1935.
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Scheda dell'autore: Gershom Scholem
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informazioni sull'Autore: Gershom Scholem
Gershom Scholem (Berlino, 1897 – Gerusalemme, 1982) è stato un filosofo, teologo e semitista israeliano, proveniente da una famiglia ebraica di origine tedesca. Il precoce interesse di Gershom per la tradizione fu fortemente avversato dal padre Arthur. Grazie all'intermediazione della madre il ragazzo poté imparare l'ebraico e studiare il Talmud con un rabbino ortodosso. Tuttavia, per uno strano contrasto, Scholem era anche attratto dal sionismo laico e socialisteggiante, ed entrò a far parte del gruppo Jung Juda. Fu molto influenzato dal poeta Walt Whitman, che egli avvicinava al misticismo ebraico. Studiò matematica, filosofia ed ebraico all'Università di Berlino. Fu nell'ambiente universitario che conobbe Martin Buber e Walter Benjamin. In quegli anni strinse amicizia con Shemuel Yosef Agnon, Hayim Nahum Bialik, Ahad ha-Am e Zalman Shazar (che all'epoca si chiamava ancora Zalman Rubaschoff), futuro presidente dello Stato di Israele. Nel 1923 emigrò in Palestina, dove divenne capo del Dipartimento di Ebraico della Libreria Nazionale Ebraica. Nel 1933 ebbe la prima cattedra di misticismo ebraico all'Università Ebraica di Gerusalemme. Nel 1936 sposò Fania Freud. Dopo la nascita dello Stato di Israele fu presidente dell'Accademia nazionale delle Scienze. Nel 1965 ebbe il titolo di professor emeritus all'Università Ebraica. Morì il 20 febbraio del 1982.
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