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John Ruskin
Gli Elementi del Disegno
Adelphi
Pag. 271 Formato: 14 x 22 cm. Anno: 2009 ISBN: 978-88-459-2424-8
€. 24.00 €. 22.80 (-5%)
Anche nei periodi di più intensa attività, quando dalla sua penna nascevano opere quali i Pittori moderni o Le pietre di Venezia, John Ruskin dedicava diverse ore al giorno al disegno e alla pittura. Rarissimo esempio di teorico capace di tradurre in pratica artistica i princìpi che enunciava, nell’inverno 1856-1857 decise di acconsentire a suo modo alle richieste di tanti aspiranti allievi, e scrisse Gli elementi del disegno. Da allora innumerevoli studenti, dilettanti e artisti di fama hanno letto questo manuale con pari ammirazione, e se l’autore proclamò di avervi trasfuso il metodo di Leonardo, Monet non esitò ad affermare che i nove decimi dell’impalcatura teorica dell’Impressionismo erano contenuti nelle sue pagine.
Pagine che, presentandosi sotto forma di lettere a uno studente, prendono le mosse dagli «esercizi preliminari» – senza trascurare gli aspetti più pratici (che tipo di pennini da disegno comprare, come stendere le ombreggiature in modo perfettamente uniforme) – per poi affrontare il «disegno dal vero». Ruskin spiega con chiarezza esemplare, ammonisce, incoraggia, ha sempre in serbo il consiglio giusto, e anticipa con intuito infallibile il sorgere delle difficoltà, in un crescendo di complessità cui corrispondono i progressi dello studente-lettore. Finché il maestro giudica sia il momento di introdurlo ai segreti del colore – per dominarli, avverte, non basterebbe l’intera vita –, e quindi all’ultima tappa dell’apprendistato: quella «composizione» che Ruskin tratta in dettaglio enunciandone anzitutto le leggi di preminenza, ripetizione, continuità, curvatura, irradiamento, contrasto, interscambio, coerenza e armonia.
Entriamo così nelle segrete officine della pittura, e soprattutto impariamo a vedere, iniziando a comprendere, finalmente, i segreti dei maestri nascosti nei più minuti dettagli – e ritrovandoci, inevitabilmente, con il prepotente desiderio di cimentarci a nostra volta con matita e carta da disegno.
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Scheda dell'autore: John Ruskin
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informazioni sull'Autore: John Ruskin
John Ruskin, scrittore e critico d'arte, nacque a Londra nel 1819. Di famiglia ricca, si laureò a Oxford nel 1842 dove fu nominato nel 1869 professore di storia dell'arte. Lasciò la cattedra nel 1884, per questioni di salute. Ruskin sviluppò le sua idee sui rapporti tra vita, arte, politica e società in altre due opere: Le sette lampade dell'architettura (1849) e Le pietre di Venezia (1851-53). In quest'ultima opera, frutto di un viaggio a Venezia, è ben esemplificata la sua lettura del gotico, basata sui valori decorativi e coloristici, doti creative della società medievali. Dalla metà degli anni Cinquanta, egli spostò gradualmente la sua attenzione dagli studi sull'arte in quanto tale all'analisi delle relazioni tra arte e realtà culturale e sociale. Ruskin mosse aspre critiche al capitalismo industriale dell'Ottocento considerato strutturalmente disumano. Egli tenne a Manchester delle conferenze, raccolte in Economia politica dell'arte, pubblicata nello stesso anno. Questo testo è la cerniera fra i due momenti del pensiero di Ruskin: la base della sua concezione dell'economia politica è l'estetica; fondamenta di entrambe sono l'etica e la religione. Ruskin rovesciò la prospettiva corrente: vide nel Rinascimento la fine dell'Età dell'oro, e propose come modello da seguire il Medioevo della tripartizione economico-politica in corporazioni: i signori, fedeli allo Stato, il clero, votato alla fede, e gli artigiani, dediti al lavoro. I tre gruppi, secondo Ruskin, poterono vivere in perfetta armonia. Tra le opere di questo periodo ricordiamo Fino all'ultimo (1862), Sesamo e gigli (1865), Tempo e stagione (1867).
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