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Walter Otto
Gli Dèi della Grecia
Adelphi
Pag. 343 Formato: 16 x 24 cm. Anno: 2004 ISBN: 978-88-459-1916-9
€. 42.00 €. 39.90 (-5%)
Appassionante e insuperata ricostruzione dell’universo religioso greco, questo libro avvicina sapientemente il lettore alle figure della religione olimpica – e al loro peculiare modo di manifestarsi – seguendo una duplice via: da un lato Otto esamina il culto dei dodici dèi olimpici (soffermandosi anzitutto su Atena, Apollo, Artemide, Afrodite, Ermete), dall’altro ce li presenta come esseri che, grazie alle loro divine epifanie – tanto diverse eppure così sottilmente collegate le une alle altre –, vivono una vita inesauribile, compiuta in sé.
E ammirevole è la sua prosa allorché si confronta con le più enigmatiche fra le divinità, come nel famoso ritratto di Ermete, dove lo stile di Otto ci appare in tutto il suo evocativo nitore: alto e insieme capace di filtrare una impeccabile dottrina – e di parlare degli dèi in un modo che i suoi soggetti certamente non riterrebbero inappropriato. La raffigurazione della religione omerica che ne risulta – «coscienza sempre viva della prossimità del divino», «pura forma del mondo», spazio della conoscenza e della luce – ha costituito un modello per intere generazioni di studiosi di cui Otto è stato il maestro, primo fra tutti Karl Kerényi, ed è stata non meno presente a chi ha sempre guardato a lui – è il caso di Heidegger – come a un illuminato interprete del passato.
Gli dèi della Grecia uscì per la prima volta nel 1929. La presente edizione è arricchita da un saggio inedito su Zeus, la divinità suprema che ancora mancava all’appello nel testo originale tedesco – testo che in questa versione raggiunge così definitiva completezza.
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Scheda dell'autore: Walter Otto
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informazioni sull'Autore: Walter Otto
Walter Friedrich Gustav Hermann Otto (anche Walter F. Otto; Hechingen, 22 giugno 1874 – Tubinga, 23 settembre 1958) è stato uno storico delle religioni e filologo tedesco.Walter Friedrich Otto nacque a Hechingen, piccola località della Svevia alle pendici del Monte Hohenzollern, figlio di un farmacista di fede protestante, Hermann Ernst Otto. La sua famiglia si trasferì poco dopo a Stoccarda dove Otto frequentò, a partire dal 1882, l'Eberhard Ludwigs Gymnasium. Nel 1934, già sotto il regime nazista, Otto fu trasferito all'Università di Königsberg, dove prese il posto del grecista Paul Maas, costretto alle dimissioni per le proprie origini ebraiche. All'Università di Königsberg Otto ebbe modo di stringere rapporti con lo storico dell'arte Wilhelm Worringer, il musicologo Hans Engel e l'indologo Helmut von Glasenapp frequentando il Kant Gesellschaft. Sempre in questo periodo, Otto, insieme a Karl Reinhardt e Ernesto Grassi, curò il Jahrbücher für die geistige Überlieferung, il secondo volume del quale fu sequestrato dal regime in quanto riportava le sue preoccupazioni sul futuro degli studi classici. Per questa ragione, i nazisti annullarono l'assegnazione del Kant Preis a Otto nel 1943. Nel 1944 con l'avanzata del Fronte orientale e l'arrivo dei sovietici in Prussia, Otto fuggì precipitosamente da Königsberg, abbandonando così la sua importante biblioteca e i numerosi studi ancora da pubblicare. Dopo aver vissuto in Baviera l'ultimo anno di guerra, ottenne degli incarichi d'insegnamento di "Letteratura greca" prima a Monaco e poi a Gottinga, divenendo, nel 1946, docente e, infine, professore emerito all'Università di Tubinga nel 1955, città dove si spense il 23 settembre 1958.
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