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Stephen Hawking
Dove il Tempo si Ferma
La nuova teoria sui buchi neri
Rizzoli
Pag. 91 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2016 ISBN: 978-88-17-09052-0
€. 14.00 €. 13.30 (-5%)
Novità
Alla metà degli anni Settanta, Stephen Hawking fece una serie di scoperte inquietanti, secondo cui i buchi neri potrebbero evaporare, o anche esplodere, e distruggere tutta l’informazione della materia caduta al loro interno. I fisici hanno impiegato i successivi quarant’anni a mettere ordine alle conseguenze di questo risultato, finora indimostrato.
In queste due lezioni, Hawking ritorna sul tema chiave della sua ricerca per raccontarci qual è il punto della situazione, e cosa rimane da capire sullo spazio, sul tempo, sulla nostra parte nell’universo. “I buchi neri rappresentano una sfida al principio più fondamentale che riguarda la prevedibilità dell’universo e la certezza della storia”, scrive.
E ci coinvolge nell’ultima puntata di un’appassionata disputa scientifica, iniziata parecchi anni fa, tra la fisica classica della relatività generale e la fisica quantistica.
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informazioni sull'Autore: Stephen Hawking
Stephen W. Hawking, (Oxford, 8 gennaio 1942), è un cosmologo, fisico, matematico e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti fisici teorici del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l'origine dell'universo. Tra le sue idee più importanti vi sono la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull'inizio senza confini dell'universo (denominata stato di Hartle-Hawking), la termodinamica dei buchi neri e la partecipazione all'elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche con altri scienziati, come il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l'inflazione cosmica, tutte teorie da lui spiegate con chiarezza e semplicità anche in numerosi testi di divulgazione scientifica per il grande pubblico. Condannato all'immobilità dagli anni ottanta a causa di una malattia del motoneurone diagnosticata nel 1963, forse l'atrofia muscolare progressiva o la sclerosi laterale amiotrofica, Hawking è costretto dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale. La sua immagine pubblica, complice l'apparizione in molti documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad Albert Einstein. Ha occupato la cattedra lucasiana di matematica all'Università di Cambridge (la stessa che fu di Isaac Newton) per circa trent'anni, dal 1979 al 30 settembre 2009 e tuttora è direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di Cambridge. È membro della Royal Society, Royal Society of Arts e Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2009 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli Stati Uniti d'America, conferita dal presidente Obama.
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