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Gabriel Guerrero
Disegnando il Tuo Destino
Ritrovando la libertà personale per decidere come vivere la tua vita
Alessio Roberti - NLP Italy
Pag. 355 Formato: 15 x 23 cm. Anno: 2010 ISBN: 978-88-88612-56-0
€. 19.90 €. 18.90 (-5%)
Quando si parla della voce come uno strumento di comunicazione, sono obbligato a fare analogie con il cinema o la musica. Cosa succede se l'audio di un concerto è cattivo? O la colonna sonora di un film è distorta o a basso volume o mal equalizzata? Ovviamente, anche se il "discorso", ovvero il tema e il contenuto del film, la canzone o la persona sono molto buoni, all'ascoltatore arriverà con pochissimo impatto o con un livello che ne rovina la struttura. Invece come si sente quando accade il contrario? Usciamo dal concerto, o dal cinema, contenti, soddisfatti e a volte convinti di qualcosa; è la somma dei fattori che fa la differenza, se abbiamo già il contenuto del messaggio e gli strumenti per migliorarlo, allora ci manca soltanto un buon canale di diffusione: la voce.
Molti fattori fanno sì che le nostre voci siano diverse: genetica, stato d'animo, tipo di corpo e persino la nostra posizione o postura, ma questo non vuoI dire che non si possa migliorare tramite alcune idee. La voce percorre un cammino, nel momento in cui viene generata; se riusciamo a far sì che tutte le parti lavorino in armonia, possiamo creare grandi differenze. La strada percorsa dalla voce è questa... i polmoni mandano l'aria verso l'alto grazie a un muscolo sottostante chiamato diaframma, passa attraverso le corde vocali facendole vibrare e infine esce dal corpo tramite la bocca. Ovviamente ci sono molte più componenti in questo schema, ma mi concentrerò soltanto sulle principali. La nostra genetica definisce lo spessore delle corde vocali, le dimensioni dei polmoni, la forma della bocca etc. ma possiamo comunque contribuire e molto.
Ad esempio, i polmoni hanno una forma simile a una pera e siamo più abituati a usare la parte superiore, che è più piccola rispetto a quella inferiore. Se l'elemento in questione è aria e la parte inferiore è più grande, credo sia molto facile dedurre che se utilizziamo maggiormente la parte inferiore, avremo più aria. È molto facile imparare a farlo, basta inspirare in modo che, invece di sollevare il petto, si sollevino i lati delle costole. Sì, lo so, suona strano, ma è facile: immagina di cercare di mettere l'aria nella pancia e non nel petto ed è fatta. Una volta fatto ciò, avremo molta più capacità d'aria, che bisogna imparare a dosare. Spesso rimaniamo senza fiato quando parliamo molto o molto in fretta o leggendo a voce alta, perché non dosiamo l'emissione d'aria.
Un altro semplice esercizio per imparare a dosare quanta aria emettiamo, è questo: riempi d'aria la parte inferiore dei polmoni e inizia a contare a voce alta, facendo uscire meno aria possibile dai polmoni e ti accorgerai che, dopo aver fatto varie prove, riuscirai ogni volta a contare più numeri, senza rimanere senza fiato, perché stai rendendo cosciente un processo che prima non facevi coscientemente. Bene, una volta padroneggiata l'emissione dell' aria, passiamo a ciò che risuona. Laria si muove, arriva alle corde vocali e le fa vibrare; lì si producono le frequenze che tutti sentiamo, ma questo non significa che non si possano migliorare un po'.
Principalmente il concetto di risuonare è che il corpo umano è una grossa chitarra; quello che fa sì che una chitarra suoni quando le corde vibrano, è la sua cassa di risonanza; o per fare un altro esempio, è per questo che c'è l'eco nei grandi spazi o nei bagni, perché sono luoghi con una buona risonanza che fa rimbalzare il suono. Questi concetti si possono applicare internamente, perché il nostro corpo è pieno di piccoli spazi in cui la voce può risuonare; prima di tutto, la bocca. La voce deve passare di lì, perciò prova a cambiare la posizione del tuo palato (il soffitto della tua bocca) e vedrai come cambia il suono. Quello che stai facendo, è modificare leggermente la cassa di risonanza attraverso cui passa la tua voce, per emettere diversi suoni. Però la bocca non è l'unico risonato re che abbiamo, infatti lo sono anche le ossa del viso e la cassa toracica. Sono un po' più difficili da individuare, ma solo perché non l'avevi mai fatto prima.
Prova a immaginare che la tua voce sia una pallina che gira davanti alla tua bocca e al tuo naso mentre emetti una nota (per esempio dì "maaaaaaaa"); presto noterai che il tuo viso vibra e il suono, invece di essere intrappolato nella gola, sta uscendo, per così dire, dalla tua faccia. Molta gente tende a parlare con la gola o col naso, ma con questi esercizi puoi contribuire a cambiare queste cose; la gente "nasale" parla molto col naso, ma se usi correttamente il diaframma, i polmoni e il palato, puoi cambiare questa cosa. In particolare, immaginando la pallina davanti alla bocca e modificando la posizione del palato, si toglie importanza al naso, che smette di risuonare in quel modo. E se ti faceva male la gola dopo aver parlato, questi esercizi faranno una grande differenza.
Un modo per applicare questi esercizi tutti insieme, è imitare un cantante d'opera. Non importa se vuoi cantare oppure no, ma se lo imiti, ti renderai conto che sollevano molto il palato per cantare e, ovviamente, per reggere note così lunghe e cantare a quel volume, hanno bisogno di una gran quantità d'aria e di saperla dosare. Infine, vorrei che provassi anche a individuare bene il tuo diaframma, perché questo ti aiuterà a controllare meglio la respirazione e l'emissione dell' aria. Un esercizio molto interessante è trovare il diaframma e muoverlo a tuo piacimento. Il modo più facile è mettere una mano proprio sotto lo sterno, dove iniziano le costole, più o meno dove c'è la cosiddetta bocca dello stomaco.
Ora, spingi indietro con la mano e in avanti col diaframma, è come tirare fuori la pancia, ma solo la parte di sotto. Questo è il diaframma che, di fatto, è un muscolo volontario, ma dato che l'abbiamo sempre usato automaticamente, potremmo credere di non poterlo controllare, invece possiamo. Una volta identificato il diaframma, immagina che tutto quello che gli sta sopra lo caricheremo su di lui, sì, così, proprio come se fosse una mensola che sorregge la parte superiore del corpo ... adesso prendi fiato, devono muoversi le costole, non il petto, e dì "maaaaaaaaaaaaaaaaaaa" mentre sollevi il palato e immagini la pallina ... e preparati per sentire il tuo strumento di comunicazione, quando tutti i componenti interagiscono dopo un servizio completo. Quello che hai appena fatto, è far sì che l'impianto del suono che hai dentro di te, funzioni meglio, tu lo possa controllare meglio, così, quando lo usi, se il disco è buono e dice cose importanti e interessanti con strumenti buoni, allora suonerà molto bene e gli ascoltatori penderanno dalle tue labbra.
(L. Castellanos)
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