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David Graeber
Critica della Democrazia occidentale
Nuovi movimenti, crisi dello Stato, democrazia diretta
Eleuthera
Pag. 120 Formato: 11 x 18 cm. Anno: 2012 ISBN: 978-88-96904-13-8
€. 10.00 €. 9.50 (-5%)
È nei nuovi movimenti sociali estranei alle istituzioni e alle mitologie prevalenti che oggi si vede all'opera un ideale democratico capace di mobilitare dal basso l'intera società. E il futuro della democrazia sta proprio lì. Nonostante la civiltà occidentale rivendichi l'invenzione della democrazia, Graeber ci mostra come in molte società «altre» ci siano state, nel tempo e nello spazio, forme democratiche basate sull'auto-organizzazione comunitaria ben lontane dal paradigma occidentale gerarchico e disegualitario. Non solo, nello stesso Occidente stiamo assistendo alla nascita tumultuosa di nuovi movimenti di critica radicale dell'esistente che stanno sperimentando una molteplicità di processi decisionali egualitari fondati su pratiche orizzontali e modalità di condivisione. Proprio questi esperimenti sociali in atto dimostrano come la democrazia sia un'invenzione molto più ricca e articolata della riduttiva concezione statuale imposta dall'Occidente come modello unico. Anzi, è proprio questo modello a essere oggi in crisi, perché è fallito il suo progetto di coniugare le procedure democratiche con i meccanismi coercitivi dello Stato e dunque creare democrazie nel senso pieno del termine.
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Scheda dell'autore: David Graeber
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informazioni sull'Autore: David Graeber
David Graeber (New York, 1962), antropologo, è uno dei più attivi esponenti del movimento Occupy Wall Street .Graeber ha un passato di attivista sociale e politico, noto soprattutto per la sua partecipazione ai movimenti di protesta contro il Forum Economico Mondiale a New York, nel 2002 e nel movimento Occupy Wall Street. Era membro del sindacato Industrial Workers of the World (IWW). È stato professore aggiunto di antropologia all'Università Yale fino a quando l'ateneo non gli ha più rinnovato il contratto, nel maggio 2005, un fatto che diede luogo a controversie per il sospetto di una sottostante motivazione politica. Graeber si fece indennizzare un «anno sabbatico» durante il quale diede un corso introduttivo all'antropologia culturale e un altro intitolato “Direct Action and Radical Social Theory” (Azione diretta e teoria sociale radicale), il primo corso su temi radicali mai tenuto a Yale.
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