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Gilles Clement
Breve Storia del Giardino
Traduzione di Maurizia Balmelli
Quodlibet
Pag. 144 Formato: 12 x 18 cm. Anno: 2012 ISBN: 978-88-7462-426-3
€. 14.50 €. 13.77 (-5%)
Il primo giardino è quello dell’uomo che ha scelto di interrompere le proprie peregrinazioni. Non c’è un tempo giusto per questa tappa, nella vita di un uomo o di una società. Il primo giardino è alimentare. L’orto è il primo giardino. È atemporale poiché non soltanto fonda la storia dei giardini, ma la attraversa e la segna profondamente in ogni suo periodo. Il primo giardino è un recinto. Conviene proteggere il bene prezioso del giardino; la verdura, la frutta, e poi i fiori, gli animali, l’arte di vivere, quello che, col passare del tempo, continuerà a sembrarci il «meglio». È la maniera di interpretare il meglio che, a seconda dei modelli di civiltà, determinerà lo stile dei giardini. La nozione di meglio, di bene prezioso, è in continua evoluzione. La scenografia destinata a valorizzare il meglio si adegua al cambiamento dei fondamenti del giardino, ma il principio del giardino rimane costante: avvicinarsi il più possibile al paradiso.
Sommario: 1. Il primo giardino. – 2. Il recinto e la misura. – 3. Il giardino verticale. – 4. La visione romantica. – 5. I giardini della notte. – 6. Il giardino degli astri. – 7. L’ultimo giardino. – 8. Il sogno della lumaca. – 9. Il documento a punti (racconto). – Una breve bibliografia
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Scheda dell'autore: Gilles Clement
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informazioni sull'Autore: Gilles Clement
Gilles Clément (1943), docente presso l’École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles e scrittore, ha influenzato con le proprie teorie e con le proprie realizzazioni (tra queste il Parc André Citroën e il Musée du quai Branly, entrambi a Parigi) un’intera generazione di paesaggisti europei. Ha pubblicato tra l’altro, Le jardin planétaire (catalogo della mostra alla Villette di Parigi, 1999), La sagesse du jardinier (2004), e due romanzi, Thomas et le voyageur (1997) e La dernière pierre (1999). In italiano sono stati pubblicati l’antologia Il giardiniere planetario (22 publishing, 2008) e Elogio delle vagabonde (DeriveApprodi 2010). Quodlibet ha pubblicato Manifesto del Terzo paesaggio (2005), Il giardino in movimento (2011) e Breve storia del giardino (2012).
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