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Rabindranath Tagore
Bonobani Parole della Foresta
Ibis
Pag. 158 Formato: 11 x 17 cm. Anno: 2013 ISBN: 978-88-7164-441-7
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
Novità
Può sembrare curioso che un grande scrittore e poeta come Robindronath Tagore (1861-1941), Premio Nobel per la letteratura nel 1913, dedichi un’intera opera all’albero – agli alberi – che per lui diventa simbolo emblematico dell’intera natura e referente del rapporto che si vorrebbe instaurare con essa: un rapporto fatto di rispetto e di ammirazione, di riconoscimento della bellezza. L’albero, la natura sono tutto questo e molto di più. Noi oggi non ci soffermiamo più a considerare la bellezza dell’albero.
Qui ogni albero viene nominato e “chiamato per nome”. Qui ogni albero diventa protagonista del dialogo dell’autore che parla e ascolta, che si lascia coinvolgere, che riconosce il vivente che è l’albero. Il traduttore, padre Marino Rigon, ha tradotto i testi di Tagore dall’originale bengali; è il traduttore di riferimento per tutte le pubblicazioni poetiche e per alcune di prosa di Tagore. La curatrice del testo è Laura Santoro Ragaini, da una quarantina di anni studiosa di Tagore, per il quale ha curato diverse pubblicazioni.
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Scheda dell'autore: Rabindranath Tagore
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informazioni sull'Autore: Rabindranath Tagore
Rabindranath Tagore (1861-1941, è il nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo indiano. Poeta, prosatore,drammaturgo e filosofo indiano nacque a Calcutta nel 1861 e morì a Santi Neketan, nel Bolpur, nel 1941. Mentre Gandhi, con la disobbedienza civile, organizzò il nazionalismo indiano sino a ricacciare in mare gli inglesi, Tagore si propose di conciliare e integrare Oriente ed Occidente. Il pensiero teologico che risiede alla base di tutta la produzione artistico-religiosa di Tagore viene espresso organicamente soprattutto nell'opera "Sadhana", dove raccoglie una scelta delle conferenze tenute nella sua scuola di Santiniketan. Si fonda su un panteismo mistico che ha le sue radici nelle "Upanisad", anche se è aperto ad altre tradizioni culturali. A partire dalla contemplazione della natura Tagore vede in ogni sua manifestazione la permanenza immutabile di Dio e quindi l'identità tra l'assoluto e il particolare, tra l'essenza di ogni uomo e quella dell'universo. L'invito a cercare il significato dell'esistenza nella riconciliazione con l'universale - e con l'essere supremo - percorre tutta la filosofia indiana; in questo contesto Tagore è stato uno dei maggiori maestri nel XX secolo.
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