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Franco Tassi
Avventura Parco
Gli anni d'oro del Parco Nazionale d'Abruzzo
Stella Mattutina Edizioni
Pag. 256 Formato: 17 x 24 cm Anno: 2020 ISBN: 978-88-9946-262-8
€. 24.00 €. 22.80 (-5%)
Novità
In questo libro si ricostruiscono i 33 Anni d’Oro del Parco Nazionale d’Abruzzo, con particolare attenzione a tutte le battaglie eco-sociologiche che resero Il Parco d’Abruzzo un esempio-pilota a livello internazionale.
Frutto di un lungo lavoro a quattro mani, Avventura Parco è il racconto e la ricostruzione dei 33 anni - dal 1969 al 2002 - in cui Franco Tassi fu Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, un Parco che sembrava ormai perduto, dimenticato e assediato da speculazione edilizia, tagli boschivi e bracconaggio, divenne un esempio di lotta ecologica sul Fronte della Natura, e un modello di successo, ammirato e imitato in tutto il mondo.
Francesco Mossolin, con la supervisione di Franco Tassi, ha svolto un’approfondita ricerca, studiando e selezionando tutti i documenti storici dell’archivio del Comitato Parchi, per ricostruire in maniera fedele e dettagliata le cronache di quel Periodo d’Oro.
La storia di questo Parco Naturale è a dir poco straordinaria: istituito nel lontano 1922 per proteggere l’Orso bruno marsicano e il Camoscio d’Abruzzo, con l’arrivo alla direzione di Franco Tassi riuscì a salvare anche il Lupo, a riportare nell’Appennino il Cervo e il Capriolo, a riscoprire la Lince appenninica e a tutelare le meravigliose Foreste vetuste.
All’inizio del Terzo Millennio, quel sogno bellissimo di Vita in armonia con la Natura, si interruppe improvvisamente: Franco Tassi viene allontanato in modo del tutto illecito dalla Direzione del Parco.
I tanti perché di questa decisione scellerata non sono mai stati veramente raccontati, ma in Avventura Parco la verità verrà finalmente rivelata, documenti alla mano, e si saprà cosa accadde veramente.
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Scheda dell'autore: Franco Tassi
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informazioni sull'Autore: Franco Tassi
Franco Tassi (Roma, 1938) è un biologo, entomologo e scrittore italiano.Si laurea in Scienze Biologiche nel 1962. Già docente di ecologia applicata alla facoltà di Veterinaria dell'Università di Napoli e di conservazione della natura all'Università di Camerino facoltà di Scienze Biologiche, dal 1967, e per oltre un ventennio, è stato tra i membri del Consiglio nazionale del WWF Italia, mentre nel 1977 è stato il promotore (e ne è, ancora oggi, il coordinatore) del Comitato parchi nazionali e riserve analoghe che, patrocinato dai Ministeri dell'Ambiente (dal 1987) e della Marina mercantile (dal 1988), raggruppa i responsabili di tutti i parchi nazionali.È noto soprattutto per essere stato direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per oltre trenta anni, dal 1969 al 2002. Sotto la sua direzione, nel Parco abruzzese sono stati realizzati importanti interventi, tra i quali l'ampliamento del territorio protetto e l'istituzione della Zona di protezione esterna, che hanno rappresentano una netta discontinuità con le precedenti politiche di amministrazione, e che sono andate nella direzione di una tutela ambientale anche associata ad uno sviluppo delle arti, dei mestieri e delle costruzioni tradizionali come elemento di armonizzazione del tessuto socioeconomico dell'area protetta. Tale modello è venuto alla ribalta internazionale, in particolare negli anni Ottanta, per l'inaspettato indotto che vantavano i piccoli paesi del Parco. Secondo una tesi del 1998, per via di una gestione pragmatica, anche rivolta alla demolizione delle costruzioni abusive realizzate negli anni della speculazione edilizia, registratasi nel Parco Nazionale d'Abruzzo negli anni Sessanta, Franco Tassi sarebbe stato «l'uomo più denunciato d'Italia», con all'attivo (dato riferito al 1997) oltre 800 procedimenti giudiziari[5]. Nel 2002 il Consiglio di amministrazione dell'Ente Parco lo ha rimosso dal ruolo, poiché sarebbe venuto meno il rapporto fiduciario in relazione ad un'indagine della magistratura legata al ritrovamento di alcune microspie nella sala delle riunioni del Parco stesso[6]. L'accusa, tuttavia, si è dimostrata infondata[7]. Autore di numerose pubblicazioni di carattere sia scientifico che divulgativo sulle tematiche dell'ambiente e della conservazione della natura[8], si ricorda il lungo sodalizio formato con Fulco Pratesi per la stesura dei volumi monografici della nota collana Guida alla natura d'Italia edita dalla Arnoldo Mondadori.
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