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Mircea Eliade
Arti del metallo e Alchimia
Bollati Boringhieri
Pag. 205 Formato: 14 x 22 cm. Anno: 1980 ISBN: 978-88-339-0099-5
€. 21.00 €. 19.95 (-5%)
Nel tracciare la storia dei destini incrociati dell'alchimia e delle arti del metallo, Eliade dimostra in questo saggio come antichi metallurghi e alchimisti s'incontrino almeno su un punto: la fede nel carattere vivo e sacro della Materia e nella possibilità di operare una sua "trasmutazione", supplendo con le Tecniche e il Lavoro l'opera del Tempo. Ma in questo senso, argomenta Eliade, l'alchimia ha dato al mondo moderno molto più di una chimica rudimentale: essa gli ha trasmesso appunto la fede nelle possibilità illimitate dell' "homo faber" e nel significato escatologico della sua azione. Cosicché, per un paradosso forse solo apparente, il più peculiare mito delle moderne società industriali, il dogma del dominio scientifico della Natura ai fini di una sua trasformazione in "energia", affonda le proprie radici in un mito squisitamente religioso: il sogno alchemico della preparazione sintetica dell'Oro, cioè, fuori di metafora, del perfezionamento e della redenzione della Natura nella sua interezza.
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Scheda dell'autore: Mircea Eliade
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informazioni sull'Autore: Mircea Eliade
Mircea Eliade (Bucarest 1907 - Chicago 1986) fu uno dei massimi storici delle religioni del Novecento, professore a Parigi e a Chicago. Eliade fu fenomenologo delle religioni, studioso ed espertissimo di yoga e di sciamanesimo, filosofo e saggista. Per i contatti giovanili con l'estrema destra rumena è stato tenuto lungamente al bando e screditato, tra gli intellettuali italiani e, per converso, assai caro e citato dalla destra nostrana. Entrambe le posizioni costituiscono un pre-giudizio che nulla ha a che vedere con il valore dello studioso e del letterato, proposto 10 volte (sia pure senza esito) per il premio Nobel della letteratura. Al centro del pensiero di Eliade c'è il concetto di mito come ierofania (apparizione / rivelazione del sacro). Il mito è un atto di creazione dello spirito indipendente dalla storia, ma che anzi fonda esso stesso la storia, e che nel corso della storia si ripete e ritorna ciclicamente. La storia delle religioni è quindi storia delle ierofanie che si ripetono nel tempo dell'uomo, riproponendovi l'alternanza sacro / profano (sia nel tempo - con le feste - che nello spazio - con i "centri del mondo") e riattualizzando per questa via i miti primordiali.
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