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Aby Warburg
Arte e Astrologia nel Palazzo Schifanoja di Ferrara
Abscondita
Pag. 74 Formato: 10.5 x 19.5 cm. Anno: 2006 ISBN: 978-88-8416-429-2
€. 12.50 €. 11.87 (-5%)
"Già da parecchio tempo vedevo chiaramente che un'analisi iconologica particolare degli affreschi di Palazzo Schifanoja avrebbe dovuto rivelare la duplice tradizione medioevale del mondo figurativo delle divinità antiche. Qui possiamo, seguendo le fonti, chiarire fino nei particolari tanto l'influenza della sistematica dottrina delle divinità olimpiche, come la tramandavano i dotti mitografi medioevali dell'Europa occidentale, quanto anche l'influenza della mitologia astrale, come essa si conservava imperturbata nei testi e nelle immagini della pratica astrologica. La serie degli affreschi murali di Palazzo Schifanoja a Ferrara rappresentava le immagini dei dodici mesi. Il simbolismo complesso e fantastico di queste figure ha resistito finora a ogni tentativo di elucidazione; dimostrerò, estendendo il campo di osservazione a Oriente, che esse sono elementi sopravvissuti di una concezione astrale del mondo delle divinità greche. Sono di fatto null'altro che simboli delle stelle fisse i quali, errando per secoli dalla Grecia attraverso l'Asia minore, l'Egitto, la Mesopotamia, l'Arabia e la Spagna, certo hanno perduto in pieno la chiarezza dei loro contorni greci". Il saggio è corredato dalle riproduzioni dell'intero ciclo degli affreschi del Salone di Rappresentanza di Palazzo Schifanoja. Con uno scritto di Fritz Saxl.
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Scheda dell'autore: Aby Warburg
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informazioni sull'Autore: Aby Warburg
Aby Warburg 〈vàrburk〉, - Storico dell'arte e della cultura (Amburgo 1866 - ivi 1929). Studioso dai vasti interessi che ebbero come fulcro il Rinascimento, W. si dedicò allo studio dell'arte come strumento di comprensione, attraverso le opere e gli autori, della civiltà che li aveva espressi. Fondò quindi un nuovo metodo d'indagine che ha costituito la nascita dell'iconologia. Tra i lasciti di W. la biblioteca, primo nucleo del W. Institute di Londra. Vita Studiò a Bonn con K. Justi e si addottorò a Strasburgo con H. Janitschek (1846-1893) con una tesi sui dipinti mitologici di Botticelli. Fu a Firenze a varie riprese, prima e subito dopo la laurea, poi, per un periodo più lungo e intenso di studi e ricerche negli archivi (1897-1901), di ritorno da un viaggio negli USA, dove aveva visitato gli insediamenti degli Amerindi del Nuovo Messico. Tornato ad Amburgo continuò i suoi studi, rifiutando incarichi ufficiali, e si impegnò nella formazione della sua biblioteca. La varietà dei temi affrontati nelle sue ricerche, che appaiono tuttavia quasi sempre in forma provvisoria di conferenze o appunti (dai dipinti mitologici di Botticelli, agli arazzi borgognoni, ai ritratti di Memling, alle incisioni fiorentine, all'Opera italiana, alle feste di corte, ecc.), riflettono solo in parte la vastità dei suoi interessi. L'unica impresa in cui si sono espresse in pieno le aspirazioni di W. è la biblioteca, che mantiene ancora oggi, nelle linee direttive, l'impostazione originaria. Colto da una malattia mentale che lo costrinse a sei anni (1918-24) di ricovero in una casa di cura, superato questo grave momento di crisi, W. trovò, grazie a F. Saxl, un ambiente di studiosi pronto ad accoglierlo e che aveva trasformato la sua biblioteca in un vero e proprio nucleo di istituto di ricerca. Negli ultimi anni W. tentò di raccogliere il frutto delle sue ricerche progettando un atlante figurativo che illustrasse la storia dell'espressione visiva nell'area del Mediterraneo (Mnemosyne). Opere Dopo la sua morte, nel 1932 furono pubblicati i suoi scritti: Die Erneuerung der heidnischen Antike (2 voll.; G. Bing ne ha curato un'ed. italiana, La rinascita del paganesimo antico, 1966). La Warburg Bibliothek, che comprende, oltre che libri, una delle più ricche raccolte del mondo di fotografie di monumenti, tra il 1933 e il 1934 fu trasportata clandestinamente a Londra dal direttore F. Saxl e sistemata presso il Courtauld Institute dell'univ. di Londra, alla quale è stata ufficialmente aggregata dal 1944 come Warburg Institute. Tra gli studiosi legati al W. Institute, che dal 1937 pubblica il Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, si ricordano E. Wind, E. H. Gombrich, F. Yates, M. Baxandall. Invia articolo Pubblica sul tuo blog o sito Segnala alla redazione 2Approfondimenti Warburg, Aby > Dizionario di filosofia (2009) Warburg, Aby Storico tedesco dell’arte e della cultura (Amburgo 1866 - ivi 1929). Studiò a Bonn con K. Justi e conseguì il dottorato a Strasburgo con H. Janitschek con una tesi sui dipinti mitologici di Botticelli. Fu a Firenze a varie riprese, prim... Leggi Argomenti correlati Bertèlli, Carlo Bertèlli, Carlo. - Storico dell'arte italiano (n. Roma 1930). Formatosi a Roma e presso il Warburg Institute di Londra, ha rivolto i suoi interessi verso lo studio dell'arte tardoantica e medievale, sotto la guida di P. Toesca, O. Pächt e R. Krautheimer. Redattore (1956-77) dell'Enciclopedia dell'arte antica e di altre opere dell'Istituto della Enciclopedia Italiana, nel 1958 divenne ispettore dell'Istituto centrale per il restauro occupandosi in particolare delle inedite icone medievali e della pittura romana altomedievale (La Madonna di S Wind, Edgar Wind ‹u̯ìnd›, Edgar. - Storico dell'arte (Berlino 1900 - Oxford 1971). Dopo gli studî a Berlino, Friburgo, Vienna e Amburgo, insegnò filosofia nell'università del North Carolina (1925-27). Legato all'ambiente della biblioteca Warburg ad Amburgo, entrò poi a far parte del Warburg Institute a Londra. Trasferitosi negli USA (1942), insegnò in varie università; nel 1955 divenne titolare della prima cattedra di storia dell'arte istituita a Oxford Leggi Leggi Iconografia iconografia arte Disciplina relativa all’archeologia e alla storia dell’arte, che studia i temi figurativi (inizialmente, soprattutto nella storia dell’arte antica, il ritratto nel suo valore storico-documentario; in generale, sia l’insieme sia i singoli elementi, grafici e compositivi, fondamentali o accessori, della composizione; le positure, i gesti, gli attributi dei personaggi rappresentati), allo scopo di decifrarne i soggetti, e rintracciarne le derivazioni, le persistenze, le mutazioni Bing, Gertrud Bing ‹biṅ›, Gertrud. - Storica tedesca (Amburgo 1892 - Londra 1964). Formatasi alla scuola di E. Cassirer, nel 1920 divenne membro della Biblioteca Warburg; durante l'assenza di A. Warburg, collaborò strettamente con F. Saxl nella trasformazione dell'istituto; nel 1927 divenne assistente di A. Warburg, del quale pubblicò le opere nel 1932. Dal 1927 fu vicedirettrice e dal 1955 al 1959 direttrice dell'istituto. Organizzò il trasferimento dell'istituto a Londra (1934)
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