Stephane Audeguy
Piccolo Elogio della Dolcezza
Archinto
pag. 120 - formato: 15 x 19 cm. - anno: 2010 - ISBN. 978-88-7768-543-8
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Se la dolcezza fosse una forma di debolezza, se fosse soltanto il contrario della violenza, e il segno infamante di un'impotenza, non si capisce come sarebbe potuta sopravvivere, tanto a lungo, a tutti i suo nemici. Eppure la dolcezza non si traduce in un potere. E' difficile, per esempio, che porti all'elaborazione di concetti o di slogan. Qualcuno potrebbe pensare che questo rappresenti una consapevole debolezza, ma io non sono d'accordo. Semplicemente, la veemenza, l'intensità, la potenza della dolcezza si collocano su un altro piano. E se per caso un giorno essa riuscisse a occupare un posta dominante nella nostra società - benché credo non succederà tanto presto - bisognerebbe rinunciarvi, come si abbandona una posizione, come si diserta...