Stefania Redini
Stefania Redini, incontra lo Yoga per la prima volta alla fine degli anni 70, con Frieda Den Haan, allieva di Swami Gitananda Giri di Pondicherry, e sotto la sua guida inizia le prima esperienza di trasmissione. Nel frattempo, negli anni ’80, segue una formazione con Andrè Van Lysebeth, integrando altri aspetti della pratica del respiro e del pranayama con Wily Van Lysebeth. Negli anni ’90 frequenta l’Ashram di Arnaud Desjardins in Francia, cercando sempre più l’integrazione della visione non duale nella vita di tutti i giorni. Una formazione con T.K. Shribhashyam, figlio del celebre maestro T: Krishnamacharya di Mysore sottolinea una visione dello Yoga classico, con i suoi legami con l’ayurveda e con la filosofia indiana. Negli anni del duemila l’incontro con Eric Baret, che trasmette lo Yoga della Non Dualità nella linea del Tantrismo Kashmiro apre finalmente la porta al sentire la profonda integrazione fra la pratica e la filosofia dello Yoga. Negli stessi anni inizia una formazione continua con Yolande Deswarte, co-fondatrice della Spiraldynamik, arte e scienza del movimento umano. Ha seguito per circa venti anni la formazione di Shiatsu con il maestro K. Sasaki, fondatore della Iokai International, già assistente di S. Masunaga.
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