Petta A.
Ipazia
Vita e sogni di una scienziata del IV secolo
La Lepre edizioni
pag. 336 - formato: 13,5 x 21 cm. - anno: 2012 - ISBN. 978-88-
€. 22.00
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Si racconta la storia di Ipazia – astronoma, matematica e filosofa, erede della scuola alessandrina (370-415 d.C.) – fatta massacrare dal vescovo Cirillo per mettere a tacere la sete di sapere e la libertà di pensiero che la animavano. Antesignana della scienza sperimentale, studiò e realizzò l’astrolabio, l’idroscopio e l’aerometro. Nell’anno dedicato all’astronomia è legittimo chiedersi come potrebbe essere il mondo oggi e con quanti secoli di anticipo avremmo conseguito le conquiste moderne, se persone come Ipazia fossero state lasciate libere di esprimersi e di agire. La prima parte del romanzo, avvalendosi di un’accurata ricostruzione del contesto storico e culturale, narra l’avventura di Ipazia negli aspetti pratici, quotidiani, scientifici e politici: una vita che assume connotati sempre più drammatici, fino al tremendo e atroce epilogo. Nella seconda parte la voce narrante è quella della stessa Ipazia che ci parla dei suoi sogni, delle sue ricerche e della sapienza di cui era depositaria. Un sapere millenario che, dopo il crollo del mondo ellenistico e il trionfo del cristianesimo, è rimasto sepolto per secoli, fino al nascere della scienza moderna