Mollison B. e Mia Slay R.
Bill Mollison, l'ideatore della permacultura, è nato a Stanley, un piccolo villaggio di pescatori in Tasmania, nel 1928. Come tutti gli altri abitanti del suo paese, ha imparato a fare ogni sorta di lavoro necessario per la sopravvivenza: pescare, coltivare, cacciare, lavorare il metallo, fare il pane, realizzare abiti, scarpe, mobili, abitazioni... All'età di circa 28 anni passava tutto il suo tempo in montagna o nel mare. Pescava e cacciava per vivere. Fu soltanto negli anni '50 che iniziò a osservare che alcune parti del mondo in cui viveva stavano sparendo. I pesci e le alghe vicino alla costa a scarseggiare. Grandi aree del bosco iniziarono a morire. Fino ad allora non si era mai accorto di quanto fosse affezionato a tutto quello che lo circondava, innamorato del suo paese.
Dopo molti anni, lavorando come scienziato del CSIRO (sezione di osservazione della vita silvestre e nel dipartimento della pesca, iniziò a protestare contro i sistemi industriali e politici che, secondo la sua visione, stavano distruggendo il mondo circostante. Ben presto si accorse però che l'opposizione non avrebbe portato da nessuna parte e per due anni si ritirò dalla società per non perdere altro tempo in sterili contrapposizioni. Decise di ritornare solo se avesse trovato qualcosa di molto positivo, qualcosa che avrebbe permesso a tutti di vivere senza arrivare al collasso totale dei sistemi biologici. Nel 1968 iniziò a insegnare all'Università della Tasmania e insieme a David Holmgren nel 1974 mise a punto un sistema di agricoltura sostenibile, basata sulla coltivazione consociata di alberi perenni, arbusti, erbacee (legumi e "malerbe"), funghi e tuberi. Per questo metodo coniò la parola "permacultura".
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