Michell J.
Astroarcheologia
Una scienza eretica
L'Età dell'Acquario
pag. 184 - formato: 14 x 21 cm. - anno: 2008 - ISBN. 978-88-7136-289-2
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Stukeley, Lockyer, Atkinson, Watkins, Thom: questi nomi dicono forse poco o nulla, ma appartengono ad alcuni tra gli studiosi che più hanno contribuito, dal ’700 fino a oggi, a svelare il mistero di Stonehenge e degli altri siti megalitici delle isole britanniche. Scienziati romantici che hanno creduto alla possibilità di un’astronomia antica, rovesciando con prove difficoltosamente raccolte il facile paradigma della «splendida barbarie» in cui, secondo la scienza ortodossa, vivevano le antiche popolazioni del Nord Europa. Grazie a loro, i misteriosi cromlech si sono rivelati rispecchiamenti in terra del cielo, costruiti secondo precise corrispondenze astronomiche e calendariali che per precisione non hanno nulla da invidiare ai calcoli moderni. Non solo luoghi di culto, dunque, ma strumenti del sapere, sacri orologi delle comunità che vivevano attorno a essi e prodigiose testimonianze del genio umano. Gli stessi allineamenti ricorrono poi nei templi egizi, nelle piramidi e infine anche nella gigantesca rete di linee, centri e disegni che innervano le pianure del Sudamerica precolombiano...