Massimo Ciancimino, Francesco La Licata
Massimo Ciancimino è il figlio più piccolo di Vito Ciancimino, uomo politoco processato per i suoi legami con la mafia. E' nato a Palermo nel 1963. Non aveva ancora diciotto anni quando fu scelto dal padre come segretario-tuttofare, entrando così direttamente nei misteri della doppia vita del “sindaco dei corleonesi”: un viatico che lo ha accompagnato fino al 6 giugno 2006, giorno in cui è stato arrestato con l’accusa di aver riciclato il “tesoro” del padre. È stato condannato in primo grado a cinque anni e mezzo di carcere, pena poi ridotta a tre anni e cinque mesi in sede di Appello. Da circa un anno sta collaborando con la magistratura per aiutare a fare luce sui segreti del padre e su quarant’anni di rapporti tra mafia e politica in Sicilia.
Francesco La Licata ha cominciato la sua carriera di giornalista nel 1970 per il giornale di: "L’Ora di Palermo". All’inizio degli anni ottanta è chiamato al “Giornale di Sicilia”. Dal 1989 è alla “Stampa”. Ha scritto (con Galluzzo e Lodato) Falcone vive (Flaccovio), la prima intervista concessa dal giudice e ripubblicata nel 1992 dopo la strage di Capaci. Nel 1993 ha scritto per Rizzoli Storia di Giovanni Falcone, una biografia del giudice supportata dalle testimonianze di Anna e Maria Falcone. Il libro – che ha ispirato la fiction televisiva di Raiuno – è stato riedito, nel 2003, da Feltrinelli. La Licata fa parte della redazione di “Blu Notte, Misteri d’Italia”, il fortunato programma tv di Carlo Lucarelli. In passato ha collaborato anche con “l’Espresso”, “Epoca” e con il settimanale televisivo “Mixer” di Giovanni Minoli.
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