Negli ultimi decenni l’identità è diventata un campo di scontro politico cruciale. I diritti delle donne, della comunità gay e di qualunque altra minoranza sono in cima ai programmi di tutti i partiti che si dicono di sinistra. Le vittorie elettorali di populisti e demagoghi nelle democrazie più avanzate, allo stesso tempo, mettono in dubbio proprio quei diritti civili ormai dati per scontati da chi, quarant’anni fa, affermava che «il personale è politico». In questa situazione di stallo la tesi di Mark Lilla è che sostenendo battaglie politiche basate sull’identità la sinistra liberale abbia in realtà abdicato al suo ruolo. Abbracciando senza resistenze l’individualismo imposto da Reagan e Thatcher negli anni ottanta, i liberal hanno contribuito ad alimentare un sistema di valori