L’educazione diffusa potrebbe governare la prossima transizione da una società della frustrazione a quella del benessere. Noi non siamo più abituati a vedere bambini che non siano confinati in luoghi speciali, sotto vigilanza. Abituare i bambini anno dopo anno alle leggi della passività, del premio e della sanzione, della competizione, della minaccia, della dipendenza li renderà assoggettati, sudditi. Ci ha reso assoggettati, sudditi. Almeno in parte. Oggi c’è un fermento speciale nella società. C’è chi pensa e pratica nuovi modelli produttivi, dall’economia circolare alla share economy, modelli energetici diffusi, ecologici e distribuiti, nuove forme di trasporto collettivo e condiviso, di diffusione e produzione del sapere e dell’informazione. In questo libro si respirerà un pezzo della rivoluzione culturale che emerge a sprazzi in Italia e nel mondo nei modelli virtuosi in campo didattico, pedagogico e formativo.