Guy de Maupassant
Henry-René-Albert-Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques, 1850 – Parigi, 1893) è stato uno dei massimi autori dell’Ottocento francese, rappresentante di spicco di una letteratura realista che non rinuncia al sentimento e all’invenzione. Considerato uno dei più grandi autori di narrativa breve di ogni tempo. Nasce presso il castello di Miromesnil[1], vicino a Tourville-sur-Arques, in Francia. La famiglia Maupassant è originaria della Lorena ed era stata nobilitata da Francesco I con il titolo marchionale nel 1752.[2] È proprio attorno alla metà del XVIII secolo che gli ascendenti paterni del futuro scrittore si trasferiscono in Normandia. Gustave Albert Maupassant (1821-1899) si sposa il 9 novembre 1846 con Laure le Poittevin (1821-1903), appartenente all'alta borghesia normanna e, da piccola, compagna di giochi di Gustave Flaubert. Alfred, fratello di Laure e quindi zio di Guy, sposa a sua volta Louise, la sorella del padre di Guy, Gustave Albert, ed è grande amico di Flaubert stesso. L'autore di Madame Bovary è destinato ad esercitare una forte influenza nella vita di Maupassant. Laure è una donna dalle non comuni doti letterarie, appassionata dei classici, in particolare di Shakespeare. Da lei Guy eredita l'amore per l'arte. Nel corso del 1891 i problemi fisici (febbre, dolori di ogni genere, transitorie paralisi), si intrecciano con quelli psichici (amnesie, allucinazioni, difficoltà di ragionamento). Nessuna cura ormai è in grado di dargli sollievo. Alla fine dell'anno redige un testamento con il quale lascia in eredità i suoi beni alla figlia del fratello Hervé. All'inizio del 1892 tenta il suicidio, viene quindi internato nella clinica Maison Blanche di Passy, dalla quale non uscirà più.
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