Un'analisi approfondita e oggettiva sulle cause del conflitto in corso, senza pregiudizi o falsi miti, lontano dalle polemiche create ad arte. L'isteria con cui il mainstream mediatico taccia di "filo-putinismo" chiunque osi declinare in maniera più complessa il conflitto in Ucraina in realtà cela, paradossalmente, un pensiero autocratico su cui sarebbe auspicabile riflettere. All'opinione pubblica occidentale non è stato spiegato adeguatamente che questo conflitto dura da otto anni e che l'espansionismo della NATO verso est, esecrato e osteggiato da Mosca in più occasioni, era cominciato trent'anni prima. Le cause del conflitto ucraino sono profonde e ciò che sta accadendo non si può liquidare additando la Russia come unica responsabile di un problema che è invece strutturale. Fra queste pagine, l'autore ti svela le dinamiche nascoste che stanno trasformando l'ordine mondiale, svelandoci le vere ragioni della guerra in Ucrania. Ti propone una visione lucida e critica della situazione attuale e delle possibili evoluzioni future. "La Resa dei Conti" è un libro che ti offre una chiave di lettura indispensabile per capire cosa sta succedendo nel mondo e perché. Una guida che ti offre una prospettiva originale e coraggiosa sulle questioni più urgenti e complesse della geopolitica contemporanea. Non soltanto in Ucraina: ovunque nel mondo si stanno riaccendendo conflitti sopiti, tutti segnali di un problema strutturale imputabile alla fase finale di un sistema economico e geopolitico costituitosi dopo il 1989. Oggi è in discussione il modello a guida statunitense. Lo scontro è tra l'asse occidentale diretto dagli USA, che vuole perseverare con l'attuale ordine mondiale, e il multilateralismo sostenuto da Cina e Russia. Il punto di rottura o d'incontro che determinerà il futuro delle relazioni internazionali è determinato proprio da queste due alternative: l'accettazione di un mondo multipolare da parte degli USA o l’intenzione di mantenere un ordine unipolare. Le guerre che si stanno riaccendendo in ogni quadrante sono un sintomo evidente di tale violenta contrapposizione. Papa Francesco ha definito tali conflitti diffusi “Terza guerra mondiale a pezzi”; preannunciano un'imminente resa dei conti che è indispensabile scongiurare.