Ghiannis Ritsos
Ghiannis Ritsos è uno dei maggiori poeti del Novecento. Nasce nel 1909 a Monemvasià, nel Peloponneso, in una famiglia benestante segnata dai lutti e dalla follia. Dopo le scuole superiori si trasferisce ad Atene per frequentare l’università, ma contrae la tubercolosi e rimane per tre anni in sanatorio. Uscito, fa vari lavori, tra cui il copista per una banca, l’attore e il correttore di bozze. Militante di sinistra in una Grecia governata da dittature militari, viene a più riprese arrestato e deportato in vari campi di concentramento, i suoi libri bruciati e messi al bando, sia durante l’occupazione nazifascista della Grecia, sia durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974). Autore assai prolifico, comincia a scrivere versi da giovanissimo, e in mezzo secolo di attività pubblica più di 150 raccolte, molte delle quali segnate da una fortissima aspirazione alla giustizia sociale, altre marcate da un’elaborata ricerca esistenziale. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in patria e all’estero, e molte sue opere sono state musicate da importanti musicisti.
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