Questo libro non vuole essere un resoconto storico, né tantomeno un testo per una consultazione scientifica pieno di cronologie, di date ed eventi, di elenchi delle bolle papali, di editti, ma vuole essere una fotografia della mentalità in cui caddero, all'incirca tra il 1200 e la fine del 1700, le popolazioni colpevoli solo di essere state succube dei dettami della religione Cristiana. L'intento è quello di far capire come il concetto di religione è un concetto di sottomissione che gestisce gli uomini attraverso i meccanismi che sfruttano la paura della morte e dell'ignoto. Sotto la religione cristiana non c'è stato mai spazio per le "diversità", chi faceva scelte differenti rispetto alla civiltà religiosa del Dio cristiano, veniva automaticamente perseguitato e ucciso.