Dorothy Cameron
Dorothy Cameron (1917-2002), artista australiana, una delle più sensibili studiose del simbolismo del Neolitico. Arrivata in Europa nel 1945, appena finita la guerra, lavorò a Parigi prima all'UNRRA e poi all'UNESCO, con incarichi che la portarono a viaggiare in molti posti del mondo. Ritornò quindi in Australia, frequentò l'Austra-lian National University di Canberra, incontrò e sposò Roy e mise al mondo tre figli. Nel 1973, tornata a Parigi con la famiglia, dopo una mostra personale sulla Rive Gauche che seguiva le numerose sue mostre in Australia, ottenne l'incarico - offertole da Basii Hennessy della Sidney University - di disegnatrice per i rilievi sui dipinti parietali datati al V millennio a.C. di Teleilat Ghassul, sito vicino al Mar Morto. Trovando ispirazione negli scritti di C.G. Jung sull'importanza dell'intuizione nell'interpretazione dei simboli, quasi una forma di divinazione mediata dalla percezione, cominciò a riconoscere il sistema coerente di simboli che dal Paleolitico Superiore arriva fino al periodo Minoico Cretese. Nel 1981 pubblicò i risultati dei suoi studi nei due saggi qui riuniti: Simboli di vita e di morte a Çatal Hüyük e I dipinti parietali di Ghassul. Ha donato tutti i reperti da lei collezionati lungo molti anni e provenienti dal Mesoamerica, dal Medio Oriente e dal mondo classico alla School of Archaeology dell’Australian National University di Canberra; nel 2014 è stato istituito il Dorothy Cameron Prize per la Ricerca Preistorica.
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