A quale potente definizione di uomo obbedisce la modernità? Quella dell'individuo come 'essere di bisogno', destinato incessantemente ad approntare i mezzi per soddisfare i propri fini, supponendo che questi ultimi siano illimitati. Si guardino, ad esempio, i grandi generi sotto cui è stata catalogata l'umanità dalla cultura moderna e affiorerà sempre questo noccilo duro: l'uomo ricerca razionalmente il suo miglior interesse e non smette di lavorare, di accumulare, di scambiare o di conservare…