La maggior parte dell'umanità è schiacciata dai debiti e dalla fame, lo spazio biologico del nostro pianeta sta diventando sempre più stretto: due fatti che dovrebbero costringere a ripensare radicalmente l'economia attuale. Eppure le regole del gioco economico non vengono messe in discussione. Continua la frenesia di espansione, la corsa senza fine, la brama di consumo; l'esito finale del meccanismo economico sembra una specie di funzionamento senza uomo. E questo funzionamento - ecco il delirio - coincide con la realtà. Il testo vorrebbe mettere allo scoperto il credo nascosto dell'economia attuale, i suoi dogmi, la sua antropologia e le logiche aberranti che ne scaturiscono e individuare una ripresa che non sia puramente economica, ma più radicalmente e profondamente umana.