La campana tibetana è un antico strumento musicale originario della cultura pre-buddista sciamanica bon po himalayana che regnava nell'antico Tibet.

 Le campane tibetane della tradizione erano composte da una lega che comprendeva i sette metalli planetari: argento per la Luna, ferro per Marte, mercurio per l'omonimo pianeta, stagno per Giove, rame per Venere, piombo per Saturno ed oro per il Sole. Purtroppo la tecnica dei 7 metalli è andata persa dopo le persecuzioni dei monaci a cura del regime cinese ed oggi sono costruite con una lega dei 5 metalli della tradizione.

Le campane tibetane sono campane a terra: la campana viene suonata colpendola e/o sfregandola con il percussore sul bordo esterno. Questa caratteristica le ha rese molto usate per fini religiosi, per i riti e le meditazioni, visto l'effetto psicotropo che il suono vibrante ha sulla mente umana

Le campane migliori presentano un timbro che va da uno a tre sovratoni. Il suono di base è quello determinato dalla percussione, mentre i sovratoni emergono durante lo sfregamento circolare. Generalmente più la campana è grande e svasata più il suono risulta grave (e ha azione sui chakra bassi) e viceversa. 

Il  massaggio sonoro terapeutico consiste nell'adagiare le campane sul corpo della persona da trattare, in corrispondenza dei chakra, e provocarne la vibrazione. Il principio è quello della risonanza/consonanza: il suono si espande con movimenti circolari, che agiscono sui blocchi energetici agevolandone lo scioglimento.

Per suonarle si usano bastoni cilindrici di diverse grandezze. Vengono inoltre utilizzati dei percussori come quelli che si utilizzano per i gong, con il manico in legno o legno di bambù e la testa in legno con rivestimento di lana cotta.

Ricordiamo in occidente l'opera di Peter Hess e il musicista tedesco Georg Deuter, con due album  sulle Campane Tibetane (Nada Himalaya, 1997 e Nada Himalaya 2, 2005). link alla Musica Tibetana.