Con Ernest Fritz Schumacher, economista inglese amministratore del governo di Londra per le ex colonie d’oriente, le tecnologie appropriate trovano il massimo compimento, raggiungendo maturità sia teorica che pratica. Schumacher, nel suo famosissimo “Piccolo è bello”, individua nella società attuale tre gravi problemi strettamente interagenti: La diminuzione delle scorte mondiali di combustibili fossili e di tutte le materie prime esauribili; L’inquinamento dell’ambiente naturale con sostanze ignote alla natura e contro le quali la natura è spesso virtualmente priva di difese; Il comportamento umano quotidiano sulla via della degradazione, di cui sono sintomo le malattie mentali, la droga, il vandalismo. Schumacher propone come possibile alternativa l’uso di tecnologie appropriate. Si tratta, cioè, di ritrovare in tutti i campi dell’agire umano una nuova etica, una nuova saggezza, che dal punto di vista economico significa stabilità. Per Schumacher questa nuova tendenza può riassumersi nel bisogno di metodi e attrezzature che: Siano abbastanza economiche e praticamente accessibili ad ognuno; Adatte ad essere applicate su piccola scala, soprattutto a livello locale; Compatibili con il bisogno di creatività dell’uomo.
Concretamente Schumacher propone di adottare tecnologie intermedie fra quelle disponibili a livello estremamente basso e quelle a livello estremamente alto. Ad esempio nel trasporto di carichi, il triciclo fra l’andar a piedi col carico sulle spalle e il costoso camion, oppure la motozappa fra la vanga e il trattore nei lavori dei campi. Nel 1966, insieme ad alcuni amici, Schumacher fonda l’Intermediate Technology Development Group (ITDG), il Gruppo per lo Sviluppo delle Tecnologie Intermedie. Dopo anni di lavoro nei paesi del Sud della terra, il giorno prima della sua morte, avvenuta nel settembre del 1977, parlando ad una conferenza internazionale in Svizzera, Schumacher espose la sua tesi “... non solo i paesi in via di sviluppo, ma anche quelli altamente industrializzati devono cominciare a ragionare in termini di tecnologie più in armonia con gli uomini e con l’ambiente e meno legate alle risorse non rinnovabili “.
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