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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
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Einaudi Ludovico
Una mattina
Universal
€. 13.80
In Inghilterra questo cd di Ludovico Einaudi ha esordito al primo posto delle classifiche di classica: potenza della musica, che offre riconoscenza all’estero ad un musicista di un genere che da noi è ormai considerato d’elitè e pertanto snobbato. Il caso poi si fa ancora più interessante, se si pensa che Ludovico Einaudi non è un pianista strettamente classico, alla faccia delle generalizzazioni condotte per via di uno strumento apparentemente “classico” come il pianoforte.
Bisognerebbe quindi considerare questo risultato raggiunto da Einaudi come la prova che la (sua) musica è in grado di travalicare generi e confini, al punto che ne è venuto anche un tour nel Regno Unito. Il nome di Ludovico Einaudi ha comunque guadagnato molta visibilità anche nel nostro paese: basti pensare che tra il precedente “I giorni” e questo disco, oltre ad alcune partecipazioni a colonne sonore e ad altri lavori, ha pubblicato una ristampa di “Le stanze”, una raccolta di successi, “Echoes” e un disco dal vivo, “La Scala concert”, cosa che non tutti si possono permettere. Rimane il fatto che sembra esserci stata più attesa all’estero che in Italia ed è un peccato, anche solo per la particolarità del suono di Einaudi.
“Una mattina” è appunto la testimonianza di questo suo periodo positivo e come tale si presenta come una raccolta libera da temi, condotta quasi con spontaneità. A differenza di altri suoi lavori, in cui era evidente un filo conduttore, qua Einaudi non segue un percorso preciso, ma lascia che il suo strumento reagisca alle sollecitazioni che gli vengono dal quotidiano. Come se ormai l’autore avesse raggiunto una condizione in cui può permettersi di lavorare con assoluta libertà su se stesso e sulla sua musica. Sin dalla title-track Einaudi continua a carezzare il piano con il suo stile raccolto, ma lo fa godendo ancora di più delle proprie sonate limpide e profonde: se a tratti rischia di indulgere e di ripetersi nel proprio intimismo, altrove riesce a cogliere uno scintillio segreto, come succede in “Ora” e in “Resta con me”. In questo è aiutato da una grande qualità di registrazione, cosa non scontata nemmeno in un disco suonato quasi esclusivamente con un solo strumento: il livello del suono mette in condizione di percepire anche la pressione esercitata sui tasti del pianoforte, dando così anima allo spazio e alle pause lasciate nelle composizioni. Fondamentale è poi il violoncello di Marco Decimo, nel portare quel minimo di variazioni che assecondano e provocano i monologhi pianistici. Le tracce più interessanti sono proprio quelle in cui compare il violoncello, con risultati anche vibranti come in “DNA”. Va detto che, nonostante Einaudi dimostri tutta la sua capacità di sviluppare sonate usando tanto le pause quanto poche singole note, “Una mattina” non è il suo disco più riuscito: è di sicuro il suo più privato e in questo bisogna ammettere che gli inglesi sono stati più bravi di noi, perché hanno riconosciuto la personalità di un musicista raro e silenzioso.
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Scheda dell'autore: Einaudi Ludovico
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informazioni sull'Autore: Einaudi Ludovico
Ludovico Einaudi è un pianista e compositore italiano, nasce a Torino il 23 novembre 1955. La madre gli insegna a suonare il piano fin dall’infanzia e questo fa sì che Ludovico ottenga un diploma in composizione presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano. Continua gli studi con Luciano Berio fino al 1982, anno in cui ottiene una borsa di studio per il festival di Tanglewood negli Stati Uniti. Dopo gli anni trascorsi al conservatorio, durante il periodo passato con Berio, Einaudi compone prevalentemente opere orchestrali e da camera in modo piuttosto tradizionale. Da metà del 1980 però, inizia a ricercare uno stile più personale scrivendo lavori per vari settori, in particolare cinema e teatro. La sua musica acquista così delle tonalità ambient introspettive e meditative spingendosi verso melodie influenzate da minimalismo, musica popolare e anche pop. Nel 1992 esce “ Stanze”, una raccolta di 16 pezzi per arpa (suonata da Cecilia Chailly). E’ il primo di una serie di album che lo portano ad avere un gran successo presso un pubblico molto vasto (e anche giovane). Le ottime vendite dei suoi cd e l’abilità di riempire le sale per i suoi concerti lo rendono a pieno diritto uno dei compositori di maggior successo nella musica classica contemporanea. Il suo ultimo lavoro (“ Divenire”, 2007) vede anche la presenza di quattro archi e, rispetto ai dischi precedenti, ha una componente abbastanza rilevante di musica elettronica. Sito Ufficiale: http://www.ludovicoeinaudi.com
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