Alice Bailey
Trattato di Magia Bianca
o la via del discepolo
Il Libraio delle
Pag. 576 - Anno: 2008
Formato: 15 x 21 cm.
ISBN: 978-88-6119-010-8
€. 32.00 €. 30.40 (-5%)
Consigliato
Non formule magiche ma le istruzioni per allineare la propria vita, la propria energia e la propria azione all'intento e al compito divino
Il libro contiene le Quindici Regole per il controllo dell'anima, Il Mago Bianco che si manifesta grazie ai propri intrinseci poteri “magici”. L'uomo è essenzialmente divino. L'anima è lo strumento per mezzo del quale l'umanità sviluppa una consapevolezza della divinità, redime la materia grezza e libera la fiamma pura dello spirito dalla limitazione della forma.
Questo libro contiene le Quindici Regole di Magia Bianca già dettate nel “Trattato del Fuoco Cosmico” e le riferisce non più al processo evolutivo macrocosmico, bensì a quel microcosmo che è l’essere umano per consentirgli lo sviluppo del controllo animico.Esse si basano su queste parole della Bhagavad Gita: “Benchè io sia il Non-nato – l’Anima che non passa – benché io sia il Signore della mia Natura, io mi manifesto mediante il magico potere dell’Anima. “
L’anima immanifesta nel suo essere essenziale, manifesta attraverso la natura del suo veicolo di personalità, è sempre fonte di mistero. Essa supera la mente concreta analitica e rivela il suo vero sé alla mente illuminata fusa con il cuore aperto, alla ricerca non di afferrare e trattenere per il proprio progresso personale, bensì di esercitare il potere magico nel servizio. Il potere dell’anima è sempre disponibile a colui che cerca, quale aspirante al discepolato accettato, di divenire utile nel servizio nel suo proprio tempo, condizione e ambiente.
Il libro si chiude con un forte appello all’anima di tutti gli aspiranti: “Concludo con un appello a tutti coloro che leggono queste istruzioni affinché riuniscano tutte le loro forze, rinnovino il loro voto di dedizione al servizio dell’umanità, subordinino le proprie idee ed i propri desideri al bene del gruppo, distolgano lo sguardo da se stessi e lo fissino nuovamente sulla visione… Che tutti gli studenti, in questa ora di emergenza ed opportunità in rapido sviluppo, decidano fermamente di sacrificare tutto ciò che possiedono per aiutare l’umanità”.
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Alice A. Bailey (1880-1949): Alice Bailey nasce a Manchester il giorno16 giugno 1880 sotto il segno dei Gemelli; rimasta orfana, viene educata secondo le severe convenzioni dell’epoca vittoriana. Il 30 giugno 1898 le accade un fatto straordinario che rivoluzionerà la sua esistenza. Nel suo salotto vede materializzarsi la figura di uno sconosciuto, che solo più tardi scoprirà essere il Maestro Koot Hoomi, che le parla di un importante lavoro da svolgere nel mondo. Da allora, sarà uno dei suoi più fervidi discepoli, superando i limiti della religione in cui è stata educata, per divenire paladina di un credo universale, frutto dell’analisi comparata delle dottrine orientali ed occidentali. Tutto ciò è reso possibile non certo basandosi sulle proprie conoscenze, che non erano molte, ma avvalendosi dell’ispirazione diretta dei Maestri di Saggezza che da sempre guidano l’evoluzione della razza umana.
All’età di 22 anni, avverte la necessità di rendersi utile al mondo; pertanto, abbandona la vita di società, iniziando una serie di viaggi che la portano in tutto il mondo: dall’India all’America. Il suo primo matrimonio non è sereno: alle difficoltà economiche, infatti, si aggiunge un’incompatibilità di carattere con il marito Walter Evans, insensibile e manesco, da cui finirà per separarsi. Questo periodo infelice la matura profondamente, forgiando il suo carattere. Alice si adatta a svolgere mansioni di operaia e contadina, vivendo in un tugurio e provvedendo alle necessità dei suoi figli. (Continua...)