Se è vero che “noi non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo”, per capire la realtà che ci circonda, dobbiamo innanzitutto comprendere noi stessi, imparando a dirigere il nostro sguardo non solo verso quello che c’è fuori di noi, ma anche, e forse soprattutto, verso quello che si nasconde nelle profondità del nostro essere. Mistici, sciamani e veggenti di ogni tempo hanno messo questo cambio di prospettiva al centro della loro ricerca e, ampliando la loro visione della realtà, hanno imparato a vedere il mondo come un tutt’uno vivo, interconnesso e cosciente. Nello stato sciamanico di coscienza si percepisce l’unità in tutte le cose, si trascendono lo spazio e il tempo ordinari e si accede a un piano che precede o preannuncia l’esistenza della realtà fisica. L’esperienza sciamanica ci permette di espandere la nostra coscienza e di instaurare una rapporto diretto, significativo e amorevole con la natura e con gli “spiriti” che vi abitano.