Lina Strelinzky
Apologia dell'Estasi
Pensieri, intuizioni e sensazioni per le donne che ancora sono in grado di percorrere il sentiero della Grande Madre
Edizioni della Terra di Mezzo
pag. 64 - formato: 15 x 21 cm. - anno: 2011 - ISBN. 978-88-86026-85-7
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La parola estasi, ovvero la perdita del senso corporeo e delle capacità logiche e mentali normali, per acquisire una consapevolezza che prescinde da tutto ciò che di norma può identificarsi nel pronome personale io, ovvero dal proprio essere, dalla propria individualità, distinta dagli altri e dal mondo esterno, è di certo poco di moda in questi tempi. La perdita dell’io di veglia e del senso corporeo è piuttosto definita sonno o, quando non è normale, catalessi o stato comatoso. Con tali parole si indica la perdita di ogni potere di sentire e ragionare, senza nessun senso di consapevolezza né tantomeno di superiore conoscenza che il termine estasi indica. Ciò potrebbe far pensare che per gli uomini moderni non è più possibile alcuna conoscenza estatica e che questo tipo di accadimento può essere al massimo il sintomo di turbe mentali o di follia.