I giovani in Occidente cominciano a mobilitarsi contro il riscaldamento climatico. A ogni latitudine le persone scendono in piazza contro tiranni e dittature. Le disuguaglianze diventano il bersaglio polemico di cittadini che chiedono giustizia sociale e ambientale. Il libro nasce per raccogliere e rispondere a queste voci. Nasce per reagire al capitalismo speculativo attraverso una filosofia politica alternativa al neoliberismo. Questo secondo "Manifesto convivialista" è stato sottoscritto da oltre duecento autori: non solo personalità accademiche, ma anche scrittori, attivisti, artisti di fama internazionale e di diversa provenienza geografica. Un lavoro collettivo scritto con il proposito di immaginare nuove formule di convivenza per un mondo globale, scisso tra straordinarie promesse di progresso e temibili minacce planetarie, prima fra tutte la crisi ecologica.