La tecnologia avrebbe dovuto aprirci nuovi orizzonti, nuove possibilità; doveva renderci più semplici i compiti quotidiani e lavorativi, contribuire al nostro intrattenimento, ampliare la nostra conoscenza e soddisfare la nostra curiosità. Doveva migliorarci la vita. Invece, negli ultimi vent’anni la tecnologia digitale sembra essersi portata dietro, perlomeno per tanti di noi, solo una serie di guai a cui eravamo impreparati: violazioni della privacy, cyberbullismo, fake news, e poi la dipendenza dai social, la sofferenza da haters, le difficoltà a decifrare un orizzonte che di colpo è diventato complicato e pieno di insidie. Non deve per forza essere così. Come sempre, se conosci il nemico impari a disarmarlo. E grazie a questo manuale possiamo tornare a fare delle tecnologie digitali quello che dovevano essere: degli strumenti di arricchimento, non di tortura, controllo e monetizzazione.