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Frithjof Schuon
La Trasfigurazione dell'Uomo
Mediterranee
Pag. 144 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 2016 ISBN: 978-88-272-2624-7
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
“L’immagine dell’uomo che la psicologia moderna ci presenta non è solo frammentaria, è miserabile. In realtà l’uomo è come sospeso tra l’animalità e la divinità; ora il pensiero moderno, filosofico quanto scientifico, non ammette in pratica che l’animalità. Noi vogliamo invece correggere e completare l’immagine dell’uomo insistendo sulla sua divinità [...]”.
La caratteristica peculiare dell’uomo consiste nella sua intelligenza, e Frithjof Schuon afferma pertanto in un capitolo dell’opera: “La ragion sufficiente dell’intelligenza umana – senza la quale l’uomo non esisterebbe – è quello che essa sola è capace di raggiungere.
"Siamo fatti per essere lo specchio dell’assolutamente Reale, ossia per conoscere l’Assoluto movendo dalla relatività; e questo grazie all’illimitatezza della Possibilità divina, che non può escludere tale via indiretta della conoscenza del Sé. Ora conoscere la Realtà totale, vuol dire conoscerla per intero; ne consegue che l’uomo deve conoscere tutto il suo essere: deve volere quanto conosce, e amare quello che conosce e vuole, dato che l’oggetto supremo della sua conoscenza è appunto l’Assoluto. La certezza della conoscenza dell’Assoluto è assoluta, giacché coincide con Ciò che è... "
"Noi vogliamo invece correggere e completare l’immagine dell’uomo insistendo sulla sua divinità; non che vogliamo fare di lui un dio, quod absit; intendiamo soltanto dar conto della sua natura vera, che trascende il terrestre e senza la quale non ha ragion d’essere. Questo crediamo di poter chiamare, in un linguaggio simbolico, la ‘trasfigurazione dell’uomo’”.
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Scheda dell'autore: Frithjof Schuon
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informazioni sull'Autore: Frithjof Schuon
Frithjof Schuon nacque a Basilea il 18 giugno 1907 da padre originario del Wuttemberg e da madre alsaziona. Dal 1930 al 1932 lavorò come disegnatore d'arte a Parigi, senza tuttavia trascurare gli studi orientalistici, compreso quello dell'arabo; poi si recò nell'africa settentrionale per studiarvi il Sufismo, e in seguito in India. Più tardi nel 1959 e nel 1963, Shuon dimorò a lungo presso gli Indiani d'America del Nord; strinse amicizia con la tribù dei Sioux e dei Crow. Fin dalla sua giovinezza Shoun si interessò alle civiltà orientali e in particolare alla loro arte. Collaborò con importanti riviste di metafisica e spiritualità, come Etudes Traditionnelles, Comparative Region e Connaissance des Religions.
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