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Emanuele Severino
La Potenza dell'Errare
Sulla Storia dell'Occidente
Rizzoli
Pag. 360 Formato: 14 x 21,5 cm. Anno: 2013 ISBN: 978-88-17070027
€. 19.00 €. 18.05 (-5%)
Alle radici della storia dell’Occidente, in concetti come azione, volontà, potenza, si trova l’alienazione più profonda della verità, ossia l’estremo disfarsi della verità: nel senso in cui ci si libera di una ricchezza rimanendo impoveriti. A questo principio cruciale della filosofia di Emanuele Severino è dedicato questo libro che, parlando di arte, cristianesimo, politica, diritto, economia, mostra in azione l’essenza del nichilismo, il più potente dei meccanismi dell’errare. «Quando si parla di “nichilismo”» scrive l’autore «si intende per lo più il crollo dei valori tradizionali. Inoltre, solitamente, il nichilismo è una crisi soltanto descritta, ossia è presentato come un fatto che accade, ma che sarebbe potuto o potrebbe non accadere.»
Queste pagine ci esortano invece a prestare ascolto alla spinta che ha provocato l’inevitabile accadere della resa al nulla. Da Dante e Leopardi fino allo stato-azienda e ai governi tecnici, la riflessione di Severino svela il meccanismo oscuro che culmina nel rovesciamento del mezzo in scopo. Il risultato è un’analisi che porta allo scoperto come lo “scambio delle parti” derivi dall’origine di ogni alienazione del destino della verità e che dimostra — con nuovi scorci e riferimenti — come «la malattia nascosta (il culmine dell’errare) sia la persuasione che le cose siano nulla, e il viverle come un nulla».
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Scheda dell'autore: Emanuele Severino
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informazioni sull'Autore: Emanuele Severino
Emanuele Severino (Brescia, 26 febbraio 1929) è un filosofo italiano. Talvolta il suo pensiero è stato anche definito neo-parmenidismo.Il padre era un militare di carriera siciliano originario di Mineo trasferitosi a Brescia, mentre la madre una bresciana di Bovegno in alta Val Trompia.Si laurea all'Università di Pavia nel 1950, come alunno dell'Almo Collegio Borromeo, discutendo una tesi su Heidegger e la metafisica sotto la supervisione di Gustavo Bontadini. L'anno successivo ottiene la libera docenza in filosofia teoretica. Dal 1954 al 1969 insegna filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I libri pubblicati in quegli anni entrano in forte conflitto con la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica, suscitando vivaci discussioni all'interno dell'Università Cattolica e nella Congregazione per la dottrina della fede (l'ex Sant'Uffizio). Dopo un lungo e accurato esame (condotto da Cornelio Fabro) la Chiesa proclama ufficialmente nel 1969 l'insanabile opposizione tra il pensiero di Severino e il Cristianesimo.Dal 2001 è stato professore ordinario di filosofia teoretica, ha diretto l'Istituto di filosofia (diventato poi Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze e, oggi, Dipartimento di Filosofia e beni culturali) fino al 1989 e ha insegnato anche Logica, Storia della filosofia moderna e contemporanea e Sociologia.Il 23 dicembre 2015 il Consiglio Comunale di Bovegno gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
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